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Incendio doloso nell’area T1 a Ceriale, un arresto e 4 denunce

Nella notte arrestato un altro marocchino 19enne, irregolare: deve scontare pena per rapina, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale

Ceriale. I carabinieri hanno arrestato un cittadino marocchino, Abdelkhalek Zenfouf, 40 anni,  e denunciato altri 4 suoi connazionali a seguito dell’incendio, di natura dolosa, divampato nella notte all’interno del cantiere abbandonato dell’area T1 a Ceriale.

L’allarme è scattato questa notte: sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e tre pattuglie dei carabinieri. Diversi focolai sono stati spenti dai pompieri all’interno dell’area.

Nell’ambito delle immediate indagini avviate sulle cause del rogo i militari hanno fermato cinque extracomunitari che avevano trovato ricovero presso la struttura: tutti sono stati portati in caserma per gli accertamenti di rito. Proprio all’interno degli uffici dell’Arma, Zenfouf, che era in stato di ebbrezza, ha dato in escandescenze tirando una testata contro una vetrata e poi scagliandosi anche contro alcuni militari colpendoli con calci e pugni, ma anche minacciandoli. A quel punto per lui sono quindi scattate le manette per resistenza a pubblico ufficiale.

Il marocchino, ritenuto responsabile di aver appiccato l’incendio, ma anche di essersi introdotto illecitamente all’interno di uno stabile in sequestro, questa mattina è stato processato per direttissima in tribunale a Savona. Il giudice ha convalidato il suo arresto e lo ha rimesso in libertà senza nessuna misura cautelare. Vista la richiesta di termini a difesa del suo legale, l’avvocato Graziano Aschero (che sostituiva Francesca Aschero), il processo è stato rinviato a domani mattina.

Gli altri connazionali di Zenfouf, tutti irregolari sul territorio nazionale, sono stati invece denunciati a piede libero all’Autorità Giudiziaria.

Sempre nel corso della notte una pattuglia dei carabinieri della stazione di Borghetto Santo Spirito, impegnata nel controllo del territorio, ha arrestato un altro cittadino marocchino 19enne, anch’esso irregolare sul territorio italiano, poiché colpito da ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Bologna per i reati di rapina, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale commessi nel capoluogo romagnolo nel 2016. Il giovane dovrà scontare 7 mesi di reclusione presso il carcere minorile di Torino.