Lettera di protesta

Cna Fita Liguria: “Il Ministero non può continuare a ‘proteggere’ le concessionarie autostradali”

Sotto accusa le responsabilità di chi gestisce le reti autostradali durante le emergenze meteo

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Foto d'archivio

Liguria. “Il Ministero dell’Interno non può continuare a ‘proteggere’ le responsabilità delle concessionarie delle reti autostradali”. A sostenerlo è Gino Angelo Lattanzi, responsabile dell’Associazione delle imprese dell’Autotrasporto CNA Fita Liguria a proposito delle condizioni meteo della scorsa settimana e dei disagi alla circolazione.

“La catena di comando e delle responsabilità, affidata al Ministero dell’Interno tramite le Prefetture – dichiara Lattanzi – sull’emanazione dei divieti al traffico cosiddetto pesante, pone limiti precisi a chi decide e agisce in conseguenza di segnalazioni che, per quanto criticamente possano essere assunte, di fatto ‘impongono’ l’interdizione alla circolazione dei camion come un fatto già deciso. Ma nessuno del Ministero dell’Interno, delle Prefetture e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si è mai posto il problema di chiedere agli enti proprietari delle strade e delle concessionarie delle reti autostradali, che hanno il dovere di prevenire le emergenze e garantire la circolazione dei veicoli e delle merci, se hanno le giuste e sufficienti nonché adeguate dotazioni di uomini e veicoli spargisale e spazzaneve per evitare l’innevamento delle carreggiate e il loro gelo?”.

“La scorsa settimana – evidenzia il responsabile della CNA FITA Liguria – abbiamo assistito in Liguria (e non solo) alla chiusura totale di intere tratte autostradali per le carreggiate ghiacciate e nel caso è comodo poi trovare il capro espiatorio della situazione sotto il termine di ‘gelicidio’. C’è da chiedersi se il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha il compito di vigilanza sulle Società concessionarie delle reti autostradali, abbia chiesto chiarimenti e avviato le opportune indagini per accertare i concreti motivi di queste totali chiusure al traffico e nel contempo per verificare, quanto effettivamente, le Società concessionarie delle reti autostradali mettono a bilancio nonché i criteri che adottano, per le gare e loro assegnazioni, alfine della prevenzione e gestione degli eventi nevosi. Nella consapevolezza – sottolinea e conclude Lattanzi – che l’ Italia non è all’equatore e che, più o meno, ogni anno nevica e le concessionarie delle reti autostradali, che puntualmente all’inizio di ogni nuovo anno aumentano i pedaggi a scapito dell’utenza, la devono smettere di guadagnare senza investire e di bloccare la Nazione”.

La CNA FITA unitamente al coordinamento Nazionale delle Associazioni dell’Autotrasporto – UNATRAS- ha trasmesso al Ministro in carica dell’Interno On. Le Marco Minniti una lettera di protesta per quanto accaduto e ha richiesto la rivisitazione del “Protocollo operativo per la regolamentazione della circolazione dei veicoli pesanti in autostrada in presenza di neve” sottoscritto tra il Ministero dell’ Interno, ANAS, AISCAT, ed Associazioni dell’Autotrasporto (ad esclusione della CNA FITA) il 14/12/2005. “Dopo questo lungo periodo temporale – sostengono – riteniamo che una rivisitazione più elastica delle situazioni di fermo temporaneo dei mezzi pesanti allora previste (che costano oggi all’autotrasporto perdite di circa 5 milioni di Euro al giorno senza contare i danni all’industria e al commercio) sia doverosa anche in funzione dell’evoluzione tecnologica e di sicurezza dei veicoli. Conforto in tal senso si aggiunge anche dalla di intervento ed efficacia che è stata riconosciuta maggiore capacità alle società di gestione della rete autostradale alle quali, la legge di bilancio per il 2018 (comma 568) ha consentito di svolgere in house il 40% dei lavori di manutenzione senza dover ricorrere alle gare”.

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