Bergeggi. “Non ho mai polemizzato sul discorso allerte, ma con oggi abbiamo davvero visto di tutto. Allerta arancio, poi gialla nella notte, poi dalle 6 alle 14 arancio (caso strano proprio durante l’orario scolastico) e poi verde”. Da questa mattina i social network sono una ridda di lamentele e proteste per una allerta rossa che faceva presagire un giovedì difficile e che invece, in pratica, si è risolto in una spruzzata di neve senza particolari disagi; fa rumore, però, quando ad esprimere le sue perplessità è un amministratore, nello specifico il sindaco di Bergeggi Roberto Arboscello.
In molti in queste ore si sono interrogati sull’effettiva necessità di chiudere le scuole (decisione presa in modo unanime dai sindaci della provincia di Savona, di fronte a previsioni obiettivamente critiche). Arboscello, però, fa un passo in più e nota come l’allerta più grave, sia oggi (rosso a ponente) che domani (arancione a levante) sia stato fatto coincidere di fatto con l’orario scolastico. “E ovviamente – tuona – tutti ben consapevoli che la quasi totalità dei piani di emergenza comunali prevedono, in caso di allerta arancione, la discrezionalità del sindaco per quanto riguarda la chiusura delle scuole. Della serie ‘affari vostri’…”.
“A queste condizioni – critica – diventa davvero difficile. Decideremo insieme ai miei colleghi, in primis il sindaco di Vado Monica Giuliano, così da scegliere in modo uniforme”. La decisione è arrivata alle 15: scuole chiuse. Ma la perplessità rimane.