Albenga. Il Comitato per la salvaguardia del territorio, la tutela della popolazione e delle attività produttive interviene sull’emergenza cimiteriale ad Albenga: “Un’analisi prettamente numerica darebbe ragione a chi sostiene che siamo prossimi ad una vera e propria crisi della tumulazione, i 70/80 posti nei cimiteri non sono sufficienti ad arrivare all’estate… Peccato che si tralascia i quasi seicento loculi assegnati e non ancora occupati e le numerose edicole funerarie famigliari” sottolinea il Comitato.
“Le soluzioni prospettate dal mondo politico sono attualmente un nuovo cimitero o un forno crematorio, ma non colgono la fonte del problema. I nostri cimiteri costruiti fino agli anni ottanta prevedono la concessione perpetua dove, a fronte di un unico pagamento, il concessionario si garantiva la tumulazione senza limiti temporali. Queste di fatto annullano porzioni importanti dei nostri cimiteri, ma ancor più grave, caricano il costo delle manutenzioni sulla collettività. Ad oggi le concessioni perpetue o di novantanove anni superano abbondantemente la quota di un terzo sul totale”.
“E’ innegabile che, anche in Liguria, alcune amministrazioni “virtuose” modificando i regolamenti di polizia mortuaria, hanno evitato di ampliare a dismisura le aree cimiteriali e soprattutto con nuove risorse sono riuscite a fermare il degrado, mantenendo decorosi e sicuri, i propri cimiteri”.
L’amministrazione di Albenga si trova oggi ad un bivio: applicare, ad esempio, l’articolo 63 della deliberazione del consiglio comunale n. 41 del 15.05.2006 che fa riferimento all’art. 92, comma 2, del D.P.R. 10.09.1990 n. 285 il quale recita “Le concessioni a tempo determinato di durata eventualmente eccedente i 99 anni, rilasciate anteriormente alla data di entrata in vigore del decreto del Presidente della Repubblica 21 ottobre 1975, n. 803, possono essere revocate, quando siano trascorsi 50 anni dalla tumulazione dell’ultima salma, ove si verifichi una grave situazione di insufficienza del cimitero rispetto al fabbisogno del comune e non sia possibile provvedere tempestivamente all’ampliamento o alla costruzione di nuovo cimitero” o costruire un nuovo cimitero, ma ci chiediamo con quali risorse economiche???”.
“Chiediamo ai nostri amministratori di “prendere coraggio” e con buonsenso applicare gli attuali regolamenti, così da permettere una regolare turnazione e una necessaria manutenzione delle aree cimiteriali esistenti senza l’esborso di ulteriori risorse a carico dei cittadini”.
“Fatto questo e come già successo in altre realtà, non avremo più bisogno di nuovi cimiteri e forni crematori” conclude il Comitato.