Cairo Montenotte. Prima ha discusso con l’ex compagna e la cognata arrivando anche ad aggredirle, poi ha preso i due figli piccoli e si è dato alla fuga. Almeno finché i carabinieri non lo hanno rintracciato ed arrestato.
Ieri i carabinieri della stazione di Cairo Montenotte hanno tratto in arresto S.T., albanese di 33 anni residente nella cittadina valbormidese, con l’accusa di atti persecutori e lesioni personali nei confronti della ex moglie, D.T. di 31 anni, e della cognata, P.N. di 23 anni, entrambe albanesi.
Ieri tra i due ex coniugi è andato in scena l’ennesimo violento litigio, sfociato in un’aggressione fisica ai danni sia della ex moglie che della sorella. Al termine della zuffa, il 33enne albanese ha preso con sé i due figli di 4 e 9 anni e si è allontanato verso una zona di campagna a bordo della propria auto, una Fiat Punto rossa. La mamma e la zia dei due bimbi, allarmate, hanno subito chiesto l’intervento dei carabinieri. Subito dopo, le due donne sono state soccorse da personale del 118 e trasportate al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo di Savona.
Alcune pattuglie del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Cairo Montenotte ed altri militari delle stazioni di Carcare e Pontinvrea in supporto ai loro colleghi della stazione di Cairo hanno subito diramato un avviso di ricerca a tutti i comandi delle province di Savona, Cuneo ed Asti.
Dopo un’intensa attività di ricerca, l’uomo è stato individuato e fermato mentre tentava di ritornare a casa propria, a Ferrania. A bordo dell’auto c’erano ancora i due bambini, in buone condizioni di salute anche se un po’ intimoriti per avere assistito all’ennesima aggressione nei confronti della madre.
A seguito di accertamenti, è risultato che il 33enne era già stato colpito da una misura cautelare di allontanamento dalla casa familiare e di divieto di avvicinamento alla ex moglie. Tale misura era cessata il 22 dicembre scorso e perciò l’uomo aveva ripreso a molestare la ex compagna.
Al termine della procedura, il 33enne è stato arrestato per il reato di atti persecutori. Ora si trova detenuto nel carcere di Genova Marassi a disposizione dell’autorità giudiziari.
I due bambini sono stati affidati al personale dei servizi sociali di Cairo Montenotte prontamente intervenuto e, dopo essere stati rifocillati ed accuditi, sono tornati dalla madre, a sua volta dimessa dall’ospedale.