Albissola. “È un ruolo svolto dietro le quinte, come giusto che sia, ma spesso siamo i primi imputati, quando ci sono infortuni, anche se le cose stanno lentamente cambiando. Bisogna capire, che è pur sempre un incarico di supporto all’allenatore e lo considero uno dei mattoni, che formano il muro di una squadra di calcio”.
Simone Folletti, responsabile dei preparatori atletici della Juventus, mette in risalto la figura di chi si prende cura della condizione atletica dei giocatori: “Se riesci a piantare il seme e far crescere la pianta del lavoro dentro di te, è quello, che poi ti porterà a grandi risultati, per sempre. Tanti sforzi e sacrifici, che poi ti portano a vincere, come squadra ed a formarti come giocatore di livello, togliendoti enormi soddisfazioni”.
Vola l’ Albissola ed il merito è di una società, presidente Saviozzi in testa, che ha lavorato molto bene la scorsa estate, nell’allestire una compagine competitiva e nell’affidarla a Fabio Fossati, che ha fatto il resto, coadiuvato da uno staff di prim’ordine, composto da Pierluigi Ghiraldelli, Manuel Gerundo e Andrea Mercurio.
Quest’ultimo, lo scorso anno protagonista – insieme a mister Corrado Schiazza – del passaggio in Eccellenza del Molassana, si sta rivelando come uno dei migliori preparatori atletici in circolazione.
Il suo apporto si sta rivelando davvero utile, basta vedere l’invidiabile condizione fisica dei giocatori, che sta aiutando la squadra a giocare un ottimo calcio e di conseguenza ad ottenere risultati straordinari, tenendo conto del fatto, che l’ Albissola è una matricola del campionato di Serie D.
Abbiamo seguito, dal vivo, l’operato di Andrea Mercurio, durante un allenamento e al termine dello stesso, abbiamo scambiato alcune opinioni al riguardo.
Quale obiettivo ti riproponi, nei tuoi allenamenti?
“Lo scopo delle sedute di allenamento è sempre quello di mettere in risalto le caratteristiche della squadra. Le esercitazioni sono sempre in funzione della gara, con l’utilizzo prevalente della palla e spesso svolte ad alta intensità.
Per me, è una fortuna poter lavorare con un gruppo dotato di un grande tasso tecnico ed affiancare un allenatore, molto preparato, come Fabio Fossati, in una categoria, come la serie D. Questo mi permette di poter lavorare su ciò che ritengo più importante e cioè ricostruire situazioni ed esigenze, che sono richieste durante la partita domenicale, dando consapevolezza ai ragazzi, che ogni esercitazione ha obiettivi fisici e tecnico-tattici combinati”.
Alcuni, durante il lavoro settimanale ripropongono, sovente, lo stesso lavoro… Ci vuoi parlare di come imposti il tuo metodo di allenamento?
“Secondo il mio pensiero, la settimana tipo nel calcio non esiste, conta sempre quello che si è visto in campo, nell’ultima partita e come si vuole arrivare alla partita successiva. In linea di massima, comunque, il primo giorno, che è martedì, si lavora tenendo conto delle fatiche fisiche e mentali, strascico della domenica, inserendo esercitazioni con palla, partite a tema o giochi di posizione e spesso tornei, facendo leva sull’aspetto ludico ed utilizzando tutto il gruppo o differenziandolo tra chi ha speso di più e chi ha giocato meno”.
“Il mercoledì si lavora a gruppi, con esercitazioni ad alta intensità, su campi ridotti, rispettando i ruoli e i principi di gioco, che la squadra ha ricevuto, fin dal primo giorno. Questo viene preceduto da circuiti, dove i ragazzi eseguono esercizi funzionali al miglioramento del core, della stabilità degli arti inferiori e allo sviluppo della parte superiore del corpo, seguiti da alcune serie di cambi di direzione a diverse angolazioni”.
Nella seconda parte delle settimana si passa alla meticolosa preparazione del mister, riferita allo studio degli avversari. Prima di questo si lavora sulla prevenzione degli infortuni, utilizzando strategie e metodi, che – ad oggi – insieme all’attento lavoro di Manuel Gerundo, hanno permesso, al mister, di poter disporre sempre di un discreto numero di giocatori. Ciò avviene, intensificando la mobilità articolare e la ricerca di equilibrio, con percorsi e gesti tecnici, in situazioni e su superfici a ridotta stabilità”.
“La settimana si conclude con la rifinitura del sabato mattina e la gara della domenica, quando i ragazzi, nel riscaldamento pre-partita, entrano ed escono dal terreno di gioco, con la palla al piede”.