Albenga. L’ordinanza anti migranti, che è valsa recentemente una condanna al sindaco di Alassio Enzo Canepa, ha fatto e fa discutere. Sindaci e amministratori del territorio si sono divisi tra pro (tanti) e contro (pochi) sulla tanto dibattuta ordinanza e oggi, in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, anche il vescovo della diocesi di Albenga-Imperia Guglielmo Borghetti è intervenuto sulla questione, seppur in maniera velata e indiretta.
Nessun riferimento specifico al primo cittadino alassino né alla ordinanza in questione, ma un messaggio chiaro e una presa di posizione netta su come viene vissuto il tema immigrazione in diocesi, drive comunque, stando alle parole del vescovo, nell’ultimo anno non vi sono stati incrementi in termini di numeri (poco più di un centinaio i profughi ospitati dalla curia).
“In occasione delle ultime festività natalizie – ha spiegato Borghetti – mi sono permesso di inviare a sindaci del nostro territorio, oltre ai classici auguri, anche il discorso che Papa Francesco ha tenuto all’Anci e in particolare il messaggio per la cinquantunesima giornata mondiale della Pace 2018 incentrato su ‘Migranti e rifugiati: uomini in cerca di pace'”.
“Alla fine – ha concluso Borghetti – il Santo Padre indica quattro pietre miliari dell’azione, tradotte e riassunte con quatto e verbi significativi: accogliere, proteggere, promuovere e integrare. Un segno di Dio che oggi, diciamo così, è un po’ ‘provocante’ per ogni coscienza credente”.
“Vi annuncio che in occasione delle prossime elezioni invierò una lettera per invitare a riflettere il cristiano sulla responsabilità che ha in ambito socio-politico, così come in tutti gli altri ambiti. Il cristiano è cristiano sempre, comunque e dovunque”, conclude Borghetti.