Cengio. In tutto l’Istituto Luzzati, come in tutte le scuole della provincia, si celebra il Giorno della Memoria. Essendo quest’anno il 27 gennaio caduto di sabato, le scuole hanno dovuto scegliere altri giorni contigui per la celebrazione: a Cengio, presso la scuola media Bertagna, si è svolta ieri mattina.
I parametri essenziali della celebrazione sono stati le letture degli studenti e l’intervento dei numerosi ospiti. In particolare, le classi hanno letto brani tratti dai testi di Primo Levi,”Se questo è un uomo” e “La tregua”, che testimoniano l’orrore del campo di Auschwitz, ricordato dagli studenti con l’esecuzione dell’omonimo brano di Francesco Guccini e la liberazione del campo da parte dell’Armata Rossa il 27 gennaio 1945.
Hanno letto brani tratti dal “Bambino di Buchenwald” di Zacharias Zweigh, la vicenda da cui Benigni ha tratto “La vita è bella”, e dal toccante volumetto “Per non dimenticare”, che narra la vicenda spaventosa del più famoso deportato di Cengio, Aurelio Ranuschio, torturato alla Casa dello studente di Genova e spedito in Germania, nel campo di sterminio di Uberlingen, dove si lavorava in mezzo alle mine pronte ad esplodere.
Tra gli ospiti i partigiani Tardito e Ranuschio, il professor Ricci per l’Aned e la professoressa De Matteis per l’Anpi.
“Notevole – racconta il professor Franco Xibilia, referente Centro Studi Scuola Pubblica Savona – la testimonianza, emersa solo in questi anni, della vicenda di Olga Badano, staffetta partigiana che aiutava i giovani ribelli sul Melogno passando da Osiglia: una vicenda descritta dal figlio, Marco Milani, estremamente documentato. Infine, l’attrice Milivia Tardito ha ricordato la sua esperienza di interprete del personaggio della staffetta partigiana, mentre i partigiani Ranuschio e Tardito hanno raccontato alcune delle tante vicende della Resistenza”.