Liguria. Il consigliere regionale Giovanni Barbagallo (Pd) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dal collega di gruppo Luigi De Vincenzi, in cui ha chiesto alla giunta di finanziare nel Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 le domande rimaste fino ad oggi non finanziate ed in attesa di un intervento della Regione Liguria, relative al bando “Supporto agli investimenti non produttivi connessi all’adempimento degli obiettivi agro-climatico-ambientali” con il quale possono essere finanziati, tra gli altri, gli interventi per il ripristino dei “muretti a secco”.
“Le domande pervenute per il ripristino dei muretti a secco sono state circa 3 mila di cui solo 500 circa – ha spiegato – sono state istruite e restano circa 2500 domande istruite e da finanziare provenienti dal territorio. La forte domanda territoriale non deve essere mortificata in alcun modo”.
L’assessore all’agricoltura Stefano Mai ha spiegato che in seguito al bando regionale del 2016 per complessivi 8 milioni di euro sono pervenute 3266 domande di cui 710 sono state ammesse al finanziamento e oltre duemila, ritenute ammissibili, non sono state finanziate per esaurimento dei fondi. Mai ha annunciato che, proprio per rispondere a queste ampie richieste nei primi mese dell’anno prossimo verrà emanato un altro bando per 6 milioni di euro.
“Nel prossimo semestre verrà predisposto un nuovo bando di gara, del valore di 6 milioni di euro, per i muretti a secco, come confermato oggi in aula dall’Assessore all’Agricoltura Stefano Mai” afferma Alessandro Piana, capogruppo regionale Lega Nord Liguria.
“Tale provvedimento – spiega- sarà adottato grazie, come era già noto, alle azioni che avevamo concordato e condiviso con il Collega di partito e Assessore regionale accogliendo le istanze del territorio e delle associazioni del settore”.
“L’anno scorso la giunta di centrodestra, sempre su proposta dell’Assessore Mai – ricorda Piana – aveva approvato lo stanziamento di 4 milioni di euro per il bando del Piano di sviluppo rurale 2014-2020 per i muretti a secco, elemento fondamentale della nostra tradizione e cultura. Tale budget di finanziamento era stato poi raddoppiato a fine settembre arrivando a 8 milioni”.
“Ricordo che con un mio emendamento alla Legge regionale di stabilità abbiamo uniformato l’applicazione della normativa di settore e, nello specifico caso dei muretti a secco, ne viene consentito il ripristino anche se le fasce non sono effettivamente coltivate, come ad esempio nel caso delle strade interpoderali” conclude.