Savona.. L’indagine della Procura su Mondomarine Spa prosegue a ritmo serrato. La conferma arriva dal fatto che questa mattina, al sesto piano di palazzo di giustizia, sono cominciati gli interrogatori degli indagati.
Oggi, infatti, i sostituti procuratori Ubaldo Pelosi e Vincenzo Carusi, hanno ascoltato l’ingegner Giuseppe Dilorenzo, amministratore delegato della società. L’interrogatorio è durato circa tre ore, ma in questa fase il riserbo è massimo. L’unica certezza è che Dilorenzo, arrivato in tribunale insieme all’avvocato Fausto Mazzitelli, ha risposto alle domande e, presumibilmente, ha chiarito alcuni aspetti in merito alle contestazioni.
Gli interrogatori proseguiranno nelle prossime settimane quando dovrebbero essere sentiti anche gli altri indagati: Alessandro Falciai, presidente fino ad un anno fa di Mondomarine, Roberto Zambrini, socio di minoranza, ed altri due sindaci revisori della società (entrambi commercialisti milanesi)
La notizia dell’indagine su Mondomarine è arrivata la scorsa settimana quando la guardia di finanza, su delega della Procura di Savona, ha fatto scattare una serie di perquisizioni e sequestri nella sede savonese della società, ma anche negli uffici di Milano e nei cantieri di Pisa.
Un blitz che era servito per l’acquisizione di una serie di documenti ritenuti dagli inquirenti utili alle indagini. Le ipotesi di reato contestate dalla Procura sono di bancarotta in danno di Mondomarine Spa, ricorso abusivo al credito meditante la presentazione di fatture per operazioni inesistenti e non registrate nella contabilità dell’azienda, truffa, falso in bilancio per gli anni 2014, 2015, 2016 e distrazione di somme dalla contabilità aziendale.
Secondo quanto trapelato, l’indagine ha preso le mosse da una serie di denunce presentate da clienti truffati.
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