Tragedia

Cairo, la donna morta dopo lo schianto lungo la Sp 29 era molto conosciuta e stimata dalla comunità

Olga viveva a Rocchetta da dodici anni e a ricordarla è il suo datore di lavoro

Olga Kolmejeva

Cairo Montenotte. È Lorenzo Chiarlone, da cui lavorava come assistente domiciliare la donna investita ieri sera a Rocchetta, a ricordare Olga Kolmejeva, di origini ucraine ma in Valbormida da circa dodici anni.

“Era nata 58 anni fa in Russia. Poi la famiglia si è trasferita in Ucraina. L’ha fatta battezzare la nonna di nascosto nella chiesa ortodossa del paese – scrive il noto rocchettese in un post su Facebook – Nel 2005, quando è partita verso l’Italia, in cerca di lavoro, ha attraversato il fiume in dicembre, con l’acqua che le arrivava al collo. Teneva la valigia alta sulla testa.”

“Nel suo Paese – prosegue –  non era mai andata a mangiare una pizza né al ristorante. Qui ha scoperto il sapore dell’ananas, dell’anguria, del tiramisu e di molti nostri prodotti. Ha lavorato tanto, fino a ieri, per mantenere sé e i suoi cinque familiari in Ucraina. La sua strada si è interrotta improvvisamente e prematuramente. Contro una Panda”.

Una donna che nella frazione cairese tutti conoscevano e stimavano.

“Suor Nadia Levratto e le suore cieche di Pancalieri, di cui era amica, l’hanno già ricordata nella Messa di oggi, festa dei Martiri Innocenti. Anche se era cristiana ortodossa – prosegue Chiarlone – Amare il prossimo come se stessi non è cosa facile. Forse è impossibile. Ho provato a considerarla e a trattarla come una sorella, senza peraltro riuscirvi bene. Molti a Rocchetta, in Val Bormida, a Savona, hanno conosciuto Olga e l’hanno apprezzata nel lavoro come nella vita quotidiana. Ci resta il suo ricordo”.

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