Fronte comune

Alassio, Melgrati si schiera al fianco degli albergatori sul “No” alla tassa di soggiorno: “Il sindaco ci ripensi”

"Questa gabella sarebbe un danno incalcolabile per gli albergatori e non risolverebbe i problemi del turismo di Alassio"

albergo
Foto d'archivio

Alassio. “Contesto con vigore l’introduzione della tassa di soggiorno nei Comuni del ponente savonese. Invito il sindaco Canepa, l’amministrazione e soprattutto gli albergatori presenti al consiglio di lunedì a ritornare indietro su questa decisione. Farebbero solo bella figura”.

Parola del vicecoordinatore regionale di Forza Italia e Presidente di Politica per Passione Marco Melgrati, che ha deciso di schierarsi al fianco dell’associazione Albergatori di Alassio per esprimere la sua contrarietà alla possibile introduzione della tassa di soggiorno nella città del Muretto.

“Non contesto assolutamente, – ha aggiunto Melgrati, – la decisione della Regione di aver introdotto la possibilità di applicare la tassa di soggiorno, e anzi, in territori come quello della città di Genova, dove le principali strutture alberghiere sono in mano a gruppi alberghieri internazionali, e la tipologia di turismo è assolutamente diversa, questo può essere una opportunità. Ho già manifestato nel passato la mia contrarietà non alla disposizione Regionale, ma bensì al fatto che il sindaco della mia città, come quelli di altre città della provincia di Savona, abbiano deciso di applicare questa tassa”.

“Bene ha fatto l’amministrazione del Comune di Alassio ad aderire al Patto per lo sviluppo strategico del turismo, predisposto dalla Regione Liguria, condividendo  la disponibilità a partecipare a progetti, anche sovracomunali, di sviluppo e promozione turistica del territorio, finanziandoli, previa verifica e confronto nel merito con gli operatori economici di Alassio”.

“Diverso è applicare la tassa di soggiorno, ancorchè per i soli mesi estivi. Oggi sarebbe un danno economico per gli albergatori, che hanno già chiuso i contratti con i Tour Operator con prezzi stabiliti, firmato contratti, preso acconti da clienti su soggiorni del prossimo anno a prezzi già concordati, come nel caso dei Residence, dove le prenotazioni si fanno un anno per l’altro, stampato listini prezzi senza considerare l’introduzione della tassa di soggiorno. E lo dico da albergatore, anche se questa non è la mia attività primaria”.

“E la alzata di scudi degli albergatori di Alassio, con la convocazione degli associati prevista lunedì in consiglio comunale, per testimoniare la contrarietà a questa nuova gabella, dovrebbe far riflettere il sindaco di Alassio sull’opportunità, a pochi mesi dalle elezioni comunali, dell’applicazione di questa tassa”.

“Come dovrebbe far riflettere il fatto che Sindaci di comuni limitrofi, Laigueglia per esempio, abbiano deciso di non applicare questa tassa iniqua e dannosa”, ha concluso Melgrati.

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