Alassio. “In relazione alla querelle ‘tassa di soggiorno sì, tassa di soggiorno no’ ritengo assolutamente sensato che un comune turistico possa e debba prevedere di far pagare a chi, non residente, soggiorni in una struttura ricettiva, di qualsiasi genere, un importo extra da aggiungere al costo del suo soggiorno. Avviene nella maggior parte delle città italiane, turistiche e no, Milano, Torino, Roma, Venezia”. E’ la presa di posizione di Roberto Avogadro, ex sindaco di Alassio, che appoggia la decisione dell’attuale primo cittadino Enzo Canepa.
“Più che una tassa – prosegue Avogadro – lo definirei un indennizzo per la città e per i suoi cittadini residenti, e i soldi ricavati dovrebbero essere reinvestiti per migliorare, innanzi tutto, le condizioni di vita dei residenti nella propria città, ad esempio abbattendo il costo per i residenti dei parcheggi ‘blu’ o diminuendo loro il prezzo della nettezza urbana”.
“Non trovo quindi assolutamente scandaloso che l’attuale amministrazione alassina abbia optato per introdurre la tassa di soggiorno, anzi – conclude l’ex sindaco – l’importante è che questi soldi abbiano una ricaduta positiva sui residenti che, molto spesso, del turismo hanno soltanto tutti i risvolti negativi”.