Villanova d’Albenga. “Siamo stati assolti, dicono i giudici, perché il fatto non sussiste, con formula piena. I titoli rilasciati per costruire non è vero che sono illegittimi, in quanto la sentenza di assoluzione parla chiaro: cinque giudici si sono già espressi sullo stesso argomento, arrivando alle stesse conclusioni”.
Così Silvano Gagliolo, architetto di Garlenda e redattore del progetto delle villette a Villanova d’Albenga, dopo il nuovo sequestro operato nella giornata di ieri da parte dei carabinieri forestali, che hanno messo i sigilli al cantiere per la realizzazione di sei ville nell’ambito della nota vicenda dei sottotetti a Villanova d’Albenga.
Il cantiere della “Rivalmare s.r.l.” era già stato colpito da un primo sequestro nel 2013 per poi essere restituito al costruttore a seguito di sentenza assolutoria. Secondo il dispositivo di sequestro, i giudici, pur assolvendo gli imputati dai reati contestati, stabilirono l’illegittimità dei titoli edilizi rilasciati.

E poiché dopo il dissequestro i lavori erano stati riavviati senza apportare alcun correttivo ai permessi, è arrivato il nuovo sequestro con due persone indagate: un quadro probatorio assolutamente contestato dal progettista e dalla società costruttrice, che ovviamente faranno ricorso per ottenere un nuovo dissequestro e ripartire con i lavori.
“Speravamo che le sentenze avessero chiarito la situazione una volta per tutte, ma così non è, pare…I giudici si sono espressi con due sentenze, la Procura non è andata in Cassazione e ora ci vediamo nuovamente sequestrare il cantiere per lottizzazione abusiva, siamo davvero alla follia, non può essere…” conclude Ivo Merlo, socio della Rivalmare srl.
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