Alassio. L’affidamento del servizio stalli blu ad una ditta esterna, con aumento del costo dei parcheggi da 1,50 euro a 2 euro l’ora, e l’inserimento di Alassio tra i comuni italiani dove si pagano più tasse a livello nazionale (secondo un rapporto stilato dal centro Ermes) ha scatenato una bagarre tra amministrazione comunale e minoranza.
A partire all’attacco, collegandosi ad una mozione sulla gestione dei parcheggi blu alassina firmata dal consigliere Angelo Galtieri (presentata e bocciata questa mattina in consiglio comunale), è stata Piera Olivieri, che ha dichiarato: “Ancora una volta l’amministrazione non ha voluto sentire ragioni e il cittadino e il turista si troveranno a dover pagare di più. Come se non bastasse, abbiamo scoperto con dispiacere che Alassio è uno dei comuni dove si pagano più tasse a livello nazionale: siamo al quinto posto nel rapporto comuni 2017 stilato dal centro Ermes e presentato a Roma nei giorni scorsi. La giunta Canepa ha vinto le elezioni proprio perché prometteva di le tasse, ma questa è l’ennesima dimostrazione che non si è fatto nulla in merito in questi anni”.
La risposta dell’amministrazione non si è fatta attendere ed è arrivata per voce del sindaco Enzo Canepa.
“Sui parcheggi blu, – ha spiegato il primo cittadino, – abbiamo semplicemente allineato il costo del ticket a quelli di altre città costiere della provincia e della regione. Si tratta di una tariffa stabilita per equilibrare il conto economico, perché l’azienda che si occuperà di parcheggi offrirà una importante serie di servizi alla cittadinanza: saranno installati numerosi varchi con telecamere, in grado di monitorare costantemente le zone a traffico limitato, 80 biciclette per il bike sharing, un servizio di car sharing, e molto altro ancora, senza dimenticare le tariffe agevolate previste per seconde case, residenti e per chi lavora nella nostra città ma risiede altrove. Più servizi e maggior sicurezza per cittadini e turisti, a fronte di una tariffa leggermente superiore e in linea con altre realtà balneari”.
“Respingo al mittente anche le accuse sulle tasse alte: la nostra amministrazione non ha mai aumentato un’aliquota, anzi ha ridotto le imposte ove possibile, come per esempio per la tariffa sugli immobili commerciali locati. Bisogna inoltre ricordare che degli incassi delle tariffe minime che vengono applicate ad Alassio, nulla resta al Comune, ma viene tutto trasferito al Governo centrale”.
“A fronte di tutto ciò, oltre a non aumentare le tasse, grazie alla scelta di puntare sulla raccolta differenziata al di sopra della ferrovia, ogni mese il Comune ha eliminato decine di migliaia di euro di spese di discarica, risorse risparmiate dai cittadini, che verranno reinvestite sul territorio fornendo maggiori servizi di nettezza urbana soprattutto nelle zone che hanno generato questo risparmio”, ha concluso il sindaco.