Cairo Montenotte. Occupazione in Val Bormida: timori per il personale dello store Grancasa di via Brigate Partigiane, a Cairo, dove lavora una ventina di addetti, tutti (tranne uno) con un contratto a tempo indeterminato. La crisi dell’azienda a livello nazionale già da tempo nota potrebbe minare anche i posti di lavoro di Cairo e Ceva.
Infatti, durante l’ultimo incontro del 7 novembre con i sindacati, il gruppo composto da Grancasa Spa, Mercatone di Desenzano Srl e Mercatone dell’Umbria srl ha confermato gli ulteriori cali di fatturato, che determinano la capacità di rifornimento della merce. Inoltre la proprietà vorrebbe mantenere il settore dell’arredamento e cedere i rami d’azienda del “Brico”, “Sport” (quest’ultimo non presente a Cairo) e “Profumeria e Infanzia”, totalizzando così circa 200 esuberi nelle varie filiali, dovuti anche all’aggravarsi della situazione economico-finanziaria.
“Per quanto riguarda la sede valbormidese, ad oggi, non sono previsti licenziamenti, ma la situazione è tutt’altro che rosea – spiega Simone Turcotto della Filcams Cgil Savona – Il Gruppo ha manifestato l’impossibilità di pagare la tredicesima a dicembre, che secondo il piano aziendale verrebbe versata a febbraio. A livello confederale, insieme a Cisl e a Uil, stiamo cercando di evitare questa misura, e nei prossimi giorni ci saranno ulteriori confronti. Certo è che il mancato rifornimento di giocattoli, in un momento di crisi profonda a livello generale e soprattutto per l’importanza che riveste il punto vendita cairese nel panorama valbormidese, essendo un significativo riferimento per la clientela, preoccupa molto gli addetti, che speravano in una boccata d’ossigeno sul piano delle entrate proprio per le festività natalizie”.