Cairo Montenotte. “La crisi che sta vivendo il gruppo Grancasa è da imputare alla contrazione del potere di acquisto di tutti gli italiani, in linea, seppur spiacevole, con il trend nazionale”. Dopo l’articolo comparso ieri su Ivg, arrivano rassicurazioni da parte dell’azienda in merito ai timori manifestati sul volume occupazionale di Cairo e Ceva, dove hanno sede due delle filiali del Gruppo.
Per la precisione, nonostante siano in corso trattative per la cessione di alcuni rami d’azienda, nulla cambierà in futuro per i settori dell’arredamento, dei casalinghi e degli elettrodomestici. “Non sono affatto in discussione i punti vendita del territorio, che, anzi, garantiranno per il prossimo Natale qualità e assortimento anche sui prodotti per l’infanzia, come i giocattoli. Questo perchè ci rendiamo conto che, nonostante il periodo difficile, non si può “tradire” la fiducia della clientela, che vede in noi un punto di riferimento per le categorie merceologiche trattate”.
I timori restano, invece, per il livello occupazionale. Su questo punto non ci sono ancora novità positive, e nelle prossime settimane si capirà se i 200 esuberi paventati dal Gruppo a livello nazionale avranno anche ripercussioni sul territorio.