Ponente. “Da una parte la Regione ha gestito male e in modo confuso la pratica legata al Terzo Ato idrico savonese, costituendosi anche in ritardo in sede di giudizio; dall’altra l’ultimatum di Toti alla Provincia è tranciante e senza appello: un mese è un tempo assolutamente insufficiente, all’ente serve più tempo per valutare la situazione e prendere una decisione che faccia il bene del territorio”. Lo afferma il consigliere regionale del M5S Andrea Melis, che interviene sulla depurazione del ponente savonese.
Dopodiché le sentenze si rispettano. Bisogna prendere atto del parere della Corte costituzionale e individuare gli obiettivi da traguardare, che per quanto ci riguarda era e resta l’acqua pubblica, individuando per l’Ato costiero un modello di governance in grado di garantire la gestione pubblica delle risorse idriche, senza far ricadere sui cittadini e sui sindaci le conseguenze di questo cortocircuito.”
Così Andrea Melis, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, dopo la bocciatura della legge regionale sul Terzo Ato idrico savonese da parte della Corte Costituzionale.