Savona. I Giochi Europei Paralimpici Giovanili stanno per approdare a Savona: da giovedì al centro sportivo polivalente della Fontanassa si disputeranno le gare di atletica.
Un’occasione in più per far conoscere un mondo in forte crescita, sia nel numero di praticanti che sul piano dei risultati. Questa mattina, al Nuovo Filmstudio, gli studenti degli istituti secondari superiori di Savona hanno potuto approfondire l’argomento grazie alle testimonianze di atleti paralimpici e video informativi.
“Un incontro per parlare dei Giochi Europei Paralimpici ma soprattutto far conoscere ai ragazzi cosa sono lo sport e la disabilità – spiega l’assessore allo sport del Comune di Savona, Maurizio Scaramuzza -. Abbiamo fatto vedere ai ragazzi un video del professor Di Gerlando, un video premiato in tutto il mondo, ed un video di atleti disabili più conosciuti quali Zanardi, Podestà e Bebe Vio, ma soprattutto abbiamo fatto vedere la fatica e il sudore di questi ragazzi; credo che dal silenzio in sala l’abbiano capito“.
“Stanno arrivando gli atleti a Savona, tra ieri e oggi – prosegue -. Domani mattina a Genova avremo l’apertura ufficiale con la sfilata; domani sera la cena di gala. Da giovedì avremo le gare alla Fontanassa e nei vari impianti di Genova. I savonesi dovranno essere propositivi e positivi, soprattutto su uno sport come l’atletica leggera con la disabilità. Devono andare incontro a questi ragazzi: invito tutti i savonesi a venire alla Fontanassa a vedere questi ragazzi fare atletica nel vero senso della parola“. Non ci sarà, però, un parcheggio per chi verrà alla Fontanassa. “Non ci siamo riusciti per vari motivi, probabilmente perché negli anni non si è mai trovata una destinazione adatta. Prima o poi ci riusciremo”.
Simone Capelli, pesista paralimpico, delegato e presidente regionale della Federazione Italiana Pesistica, afferma: “Lo sport paralimpico è un modo per mettersi in gioco, per tirare fuori le nostre potenzialità. Come cerco di insegnare ai ragazzi, l’unica cosa che ci accomuna nel mondo dello sport sono i tre valori: cuore, mente e corpo, dai quali un atleta non si può esimere. Nello sport paralimpico c’è preparazione, c’è lavoro, c’è tecnologia, perché grazie ad essa possiamo accedere a qualsiasi tipo di sport. Quando parlo con i ragazzi, parlo spesso dei risultati: per esempio quelli di Zanardi, o del tempo in cui si fa una maratona o di quanto un pesista può tirare su, perché è importante. Il nostro sport non è di ‘Serie B’, è di alto livello“.
Massimiliano Tonon, tiratore al piattello paralimpico, dichiara: “Senza ombra di dubbio negli ultimi anni è cresciuta tantissimo la sensibilità nei nostri confronti. Questo ci porta onore e un sentimento molto particolare: un orgoglio e un qualcosa di eccezionale, perché ci danno valore a tutto l’insieme della fatica che facciamo ogni giorno per andare avanti, spingere sempre di più e toccare i traguardi che non ci sognavamo neanche. Finalmente siamo riusciti a capire che nulla è impossibile, tante persone si sono avvicinate allo sport e questo ci dà un qualcosa di inimmaginabile fino a un po’ di anni fa. Finalmente stiamo riuscendo anche in tanti sport dove nessuno si era mai cimentato e con orgoglio anche io posso dire che, essendo stato campione italiano, lo sport è aperto a tutti: ti dà una soddisfazione indescrivibile e sinceramente ti dà una voglia in più per vivere meglio ogni giorno“.