Savona. E’ stata presentata questa mattina in Diocesi a Savona la prima lettera pastorale del vescovo Calogero Marino. Tra le novità la Scuola di preghiera per i giovani, alla luce dei numerosi incontri fatti in questi mesi, e poi il tema dell’accoglienza e dei profughi, oltre che la pesante crisi economica.
“Questa lettera pastorale vuole essere uno strumento di lavoro per raccogliersi attorno al Vangelo” è il messaggio lanciato dal vescovo. “Partire da Gerusalemme, il cuore del Mondo, perché tutto iniziò da lì…Iniziare dalla Pasqua e dal cammino Gesù” dice il vescovo.
“E’ fondamentale fare chiesa, fare comunità ecclesiastica nella comunità locale e nelle singole comunità locali. Mi piacerebbe andare oltre i campanilismi…”. E per questo il vescovo Marino vuole puntare sulle nuove generazioni, con il via alle scuole di preghiera per i giovani: si terranno mensilmente, a partire da novembre, nella chiesa di Santa Maria Giuseppa Rossello.
“Ascolto del Vangelo, al centro, ricordando che nel 2018 si svolgerà il Sinodo Episcopale dei Giovani: l’obiettivo è riscoprire il messaggio del Vangelo, con massimo entusiasmo e coinvolgimento” sottolinea don “Gero”, che tra le iniziative liturgiche ha confermato l’inizio anche di un giorno di formazione riservato ai preti, alla presenza di teologi ed ecclesiastici.
Ecco la diretta della conferenza stampa sulla pagina Facebook di IVG.it:
Il vescovo poi è passato a questione più laiche, in primis il problema dei profughi e il delicato tema dell’accoglienza: “Sono ottimista, la narrazione che viene fatta sul problema dei profughi enfatizza l’aspetto della paura: questa narrazione è sovradimensionata rispetto alla realtà dei fatti. Abbiamo portato avanti il progetto ‘Rifugiati a casa mia’, con tanti savonesi che ospitano privatamente i rifugiati, c’è il sostegno delle parrocchie e altri canali: vedo una accoglienza molto più matura e sostanziale rispetto a quanto viene percepito” chiarisce il vescovo Marino. Il riferimento è al progetto nazionale che prevede l’accoglienza gratuita di alcuni migranti da parte di famiglie private: nel savonese, dal 2016 ad oggi, sono 14 in totale i ragazzi accolti, 4 in altrettante famiglie e 10 in tre parrocchie della diocesi.
“Dall’analisi approfondita della situazione non mi pare che ci sia emergenza e che l’accoglienza sia positiva: bisogna aprire, invece, una riflessione seria sul problema del diverso e ragionare più da un punto di vista culturale”, prosegue Marino.
E infine le parole sulla grave crisi economica che sta colpendo il territorio savonese, con il vescovo che ha cominciato a conoscere e capire la pesante emorragia del tessuto manifatturiero che è costato molti posti di lavoro e famiglie in difficoltà: “Qui la crisi è più forte da altre parti, una realtà difficile e che merita attenzione: cauti nel giudicare, ma incisivi nel ragionare su problematiche sociali ed economiche che investono la nostra comunità” conclude il vescovo.



