Provincia. “Chi è causa del suo mal…”. Così i volontari della Protezione Animali savonese, ideatori e promotori negli anni ‘90 dell’area canina di piazza delle Nazioni a Savona, rispondono a quanti si lamentano in questi giorni del degrado della zona e la sua occupazione da parte di poveri senzatetto, dopo la sua chiusura da parte della precedente amministrazione comunale.
“La giunta Ruggeri l’aveva spostata in uno spazio, poi rivelatosi molto meno funzionale, tra le Ammiraglie – ricordano dall’Enpa – L’area canina era frequentata da numerosi cinofili in ogni ora del giorno, che la tenevano pulita con una propria organizzazione spontanea, ma aveva un unico ‘difetto’: dava fastidio ad un numero limitato di residenti che avevano fin da subito iniziato un’autentica ‘crociata’ per eliminarla. Gli stessi, ora, sono probabilmente tra coloro che si lamentano della situazione, paventata fin da allora dall’Enpa, che hanno contribuito a creare”.
“L’Enpa – proseguono – aveva progettato 30 anni fa un sistema di 80 aree canine distribuite omogeneamente in tutta la città, sia per dare servizi ai molti proprietari di cani che per contribuire alla pulizia di vie e piazze; il Comune ne aveva però realizzato una ventina, poi progressivamente ridotte a quelle attuali a seguito delle lamentele di alcuni, pochi ma “rumorosi”, residenti. E anche per piazza delle Nazioni dovette contrastare i ricorrenti tentativi, poi riusciti, di eliminarla”.
“Ora, a fronte della situazione di degrado ed abbandono l’unica soluzione è, per la Protezione Animali, quella di riaprirla” conclude l’Enpa, che lo proporrà, all’assessore competente Santi. “E speriamo – concludono – che ai sentatetto sia data una digintosa sistemazione”.