La protesta

“Niente piano industriale e continui tagli”: i lavoratori di Ata in sciopero sotto palazzo Sisto fotogallery

Questa mattina è scattato lo sciopero dei lavoratori di Ata Spa che chiedono risposte al Comune di Savona: "A rimetterci solo lavoratori e qualità del servizio"

Savona. “Ata Spa: basta parole! Basta ‘beghe’ politiche! Pensate al futuro dei lavoratori e alla qualità dei servizi per i cittadini”. E’ questo lo slogan che, stamattina, sta accompagnando la protesta dei lavoratori di Ata Spa che stanno scioperando in piazza Sisto per cercare di avere risposte in merito ad una situazione di stallo sul piano industriali e contro i “troppi tagli”.

Durante la protesta, organizzata da Fp Cgil e Uiltrasporti Savona, una delegazione di lavoratori e sindacalisti saranno ricevuti a palazzo Sisto: “Alle dieci saliremo dal sindaco a riportare per l’ennesima volta le preoccupazioni che si fanno ogni giorno sempre più forti” spiega Fausto Dabove, segretario funzione pubblica Cgil di Savona.

“Dopo un anno non abbiamo ancora un piano industriale per Ata, ma abbiamo tantissimi interrogativi sulla tenuta del servizio. Mesi fa abbiamo siglato un accordo che doveva essere funzionale a salvare e rilanciare Ata mantenendo l’occupazione e migliorando i servizi per i cittadini. Non è successo nulla: sono passati mesi e mesi e la situazione continua ad essere peggiore. Non vediamo nessun intervento di natura industriale e fino ad oggi abbiamo visto solo tagli per i lavoratori, sia dal punto di vista economico che suoi contratti. Per ogni lavoratore c’è stato un taglio di 8 ore settimanali che vuol dire centinaia di ore tagliate sui servizi ogni anno” osserva Dabova.

“In più la vendita dei parcheggi sulla quale Ata ci aveva detto di puntare molto è andata come tutti sanno..Chiediamo che ci sia finalmente la capacità e la volontà di rimettere Ata in carreggiata e di rilanciarla per il bene dei lavoratori e dei servizi. Chiederemo per l’ennesima volta al sindaco di Savona, che è l’azionista di riferimento, cosa hanno intenzione di fare” conclude il segretario della Fp Cgil savonese.

Alle parole di Dabove fanno eco quelle del collega Franco Paparusso, segretario Uiltrasporti Savona: “I tagli di questa azienda ricadono solo sui lavoratori a partire dal contratto a tempo determinato che è stato rinnovato fino a dicembre con una taglio di otto ore. Questo ricadrà non solo sulla parte economica, ovvero il salario dei lavoratori, ma anche sul servizio ai cittadini”.

“A oggi continuiamo ad aspettare il piano industriale e le voci che sentiamo non fanno ben sperare: si parla di tagli dei servizi notturni e domenicali in una città che è sporca e continuerà ad esserlo sempre di più. Non accettiamo che gli unici a pagare siano lavoratori e cittadini” osserva Paparusso che aggiunge: “Il colpevole? Noi siamo stanchi di sentir parlare della vecchia amministrazione, del vecchio cda..Ognuno si dovrà assumere le proprie responsabilità, ma resta il fatto che questo cda e questa amministrazione ormai è più di un anno che gestiscono questa azienda e in questi tempi non ci hanno fornito un piano industriale per uscire da questa situazione. Bisogna avere delle risposte e devono arrivare ora”.

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