Savona. “Andare a funghi, correre o passeggiare con un campanaccio da mucche appeso allo zaino o alla bicicletta o un fischietto da usare quando ci si trova in mezzo ad una battuta”. E’ questo il consiglio che la Protezione Animali savonese fornisce a chi desidera andare per i boschi infestati dalla caccia al cinghiale.
“Ad oltre una settimana dalla morte di un fungaiolo a Bardineto nessuna azione concreta, per tutelare i frequentatori senza fucile delle campagne, è ancora stata presa da assessorato alla caccia e giunta regionale della Liguria, famosi invece per le fulminee iniziative legislative a favore dei cacciatori”.
“Oggi i beniamini di tanti politici potranno quindi sparare ai cinghiali con pericolosi fucili a munizione intera e carabine micidiali in boschi con scarsa visibilità, malgrado Enpa e Movimento 5 Stelle chiedano di sospenderla almeno nei week-end; e finora non è intervenuto neppure il prefetto, con il comitato provinciale ordine e sicurezza, come giustamente chiedono i Verdi; mentre i morti per caccia in Italia, ad un mese dall’inizio, sono già 12 e decine i feriti spesso gravi (fonte Lega Abolizione della Caccia)”.
leggi anche

Fungaiolo ucciso a Bardineto, i Verdi: “Basta con le tragedie e la caccia che provoca danni ambientali”

Tragedia nei boschi di Bardineto: il fungaiolo stroncato da una grave emorragia interna
