Anche se alle elezioni amministrative di Finale Ligure mancano ancora 18 mesi, il clima politico nel comune amministrato da Ugo Frascherelli è ormai di piena campagna elettorale.
Se da una parte l’ex sindaco Pier Paolo Cervone non nasconde la voglia di tornare a vestire la fascia di primo cittadino cercando l’appoggio del Partito Democratico, dall’altra il centro destra, che ancora non ha digerito la cocente sconfitta del 2014, sta cercando di costruire una lista che possa tornare a colorare di azzurro il comune orfano della Piaggio Aero.
Tra i due litiganti chi al momento sembra avvantaggiarsi, in vista di una candidatura per il secondo mandato, è proprio il sindaco Frascherelli che ha già annunciato la volontà di ricandidarsi ed è in attesa di conoscere se il principale sponsor della sua vittoria, ovvero il Pd, deciderà di sostenerlo ancora oppure, come più volte vociferato, punterà su un candidato diverso.
La notizia del giorno però è la rinuncia ufficiale, comunicata agli esponenti del centro destra, da parte di Livio Operto, padre di Lorenzo dimessosi nel maggio 2015 da vicesindaco, che avrebbe dovuto essere il candidato di una lista civica con espressioni di entrambi gli schieramenti, un revival della ricetta De Vincenzi a Pietra Ligure.
“La lista è troppo schierata, per questo, in rispetto di quella che è la mia storia personale, preferisco fare un passo indietro e non essere candidato” sarebbero le parole con le quali Operto avrebbe comunicato a Viassolo, Vaccarezza e agli altri altri membri del centro destra la sua decisione. Una scelta che manda all’aria mesi di lavoro per costruire la lista civica per le prossime elezioni. Un fulmine a ciel sereno che ora costringerà gli esponenti di Forza Italia, Lega Nord e FdI a cercare un nuovo candidato.
All’appello manca ancora il MoVimento 5 Stelle, che sicuramente sarà della partita così come avvenne nel 2014, ma, visto che le elezioni sono in programma nella primavera 2019, ci sarà tempo per il partito di Beppe Grillo di individuare il candidato.