Savona. Martedì 17 ottobre, nella sua prima riunione, l’assemblea dell’associazione Rete L’Abuso ha nominato il primo consiglio direttivo, in carica fino al 2021. Rinnovata la fiducia al fondatore dell’associazione, Francesco Zanardi, riconfermato nella carica di Presidente; sarà affiancato dalla dottoressa Elena Peruzzini in veste di vicepresidente e dal dottor Riccardo Di Rella Tomasi di Lampedusa, con la carica di Segretario.
“Uno sconvolgimento notevole ma doveroso – commenta Zanardi – per una associazione che in sette anni ha assunto dimensioni notevoli diventando sia in Italia che all’estero un punto di riferimento concreto per centinaia di vittime di abusi sessuali, in particolare modo quelli commessi dai membri del clero. Nei suoi primi sette anni di vita la Rete L’Abuso ha anche ottenuto diversi riconoscimenti per il suo impegno in questa battaglia di civiltà, creando diversi precedenti giudiziari, oltre ai riconoscimenti che rimarranno nella storia e che la vedono citata in libri di autori importanti come Federico Tulli, Gianluigi Nuzzi, Emiliano Fittipaldi, Carmelo Abbate”.
“Per me è la concretizzazione di un sogno – prosegue il presidente – quello di poter dare alle vittime la possibilità di guardare avanti, il diritto ad avere una difesa legale che troppo spesso non possono permettersi, o che non è equiparabile a quella della controparte. Un progetto che qualcuno nel 2010 definì ‘folle’ ma che oggi trova il consenso e l’appoggio di due degli avvocati che sin dall’inizio hanno contribuito al progetto, la dottoressa Elena Peruzzini e il dottor Riccardo Di Rella che hanno scelto non solo di scendere in campo in questa battaglia di civiltà, ma di intensificare il loro contributo professionale nella tutela e nei diritti di chi ha subito abusi”.
“Una svolta storica, molto importante per la Rete L’Abuso e per tutte le vittime che troppo spesso non trovano i mezzi per reagire restando nell’ombra. Un distacco puramente burocratico da Christian Abbondanza e la Casa della Legalità e della Cultura Onlus, con la quale continueremo in sinergia le nostre battaglie” conclude.