Borghetto Santo Spirito. “Non si tratta di un ‘contentino politico’ come affermato dalla minoranza su IVG.it ma di scelte dettate da rapporti personali e di fiducia tra l’amministrazione e le persone che abbiamo indicato”. E’ stata approvata non senza qualche polemica la pratica relativa agli “indirizzi per la nomina e designazione dei rappresentanti del comune presso enti, aziende ed istituzioni” discussa dal consiglio comunale di Borghetto nel corso della riunione di questo pomeriggio.
Come spiegato qualche giorno fa, sono due le realtà nelle quali dovrebbero trovare spazio persone di fiducia dell’amministrazione comunale: il consiglio di amministrazione di Sael (l’azienda speciale che gestisce la farmacia comunale) e Poseidon (la società che ha in concessione l’omonimo porto turistico borghettino).
Per quanto riguarda il Cda della farmacia, l’amministrazione ha scelto come presidente l’avvocato Attilio Bonifacino di Cairo Montenotte e come consiglieri Carolina Bongiorni e Paolo Erre, entrambi candidati della lista che sosteneva il sindaco Giancarlo Canepa; in Poseidon, invece, dovrebbe finire Gabriele Cagnino, che dopo aver ricoperto gli incarichi di presidente del consiglio comunale ed assessore al bilancio di Gianni Gandolfo, in occasione dell’ultima campagna elettorale aveva “rinnegato” il proprio recente passato e si era apertamente schierato a favore della coalizione di centro-destra poi risultata vincente. Le nomine sono ancora provvisorie e perciò non è detto che i nomi avanzati da Canepa siano poi confermati, ma ugualmente queste possibili nomine hanno scatenato le proteste della minoranza.
Questo pomeriggio, il sindaco Canepa ha spiegato che i due principi attorno ai quali sono state fatte le nomine sono il rapporto personale e fiduciario che sussiste tra l’amministrazione e le persone indicate a ricoprire gli incarichi in Sael e Poseidon, oltre ovviamente all’assenza di rapporti di parentela o conflitti con il Comune.
Ma secondo il capogruppo di “In Cammino” Giancarlo Maritano occorre anche altro: “Credo che un altro elemento fondamentale che dovrebbe possedere un rappresentante del Comune sia la conoscenza del territorio. Senza contare il possesso di competenze e conoscenze specifiche. Ad esempio, non mi pare che tra le persone indicate per far parte del Cda di Sael ci siano persone in possesso di competenze socio sanitarie. Qui parliamo di gestire una farmacia comunale e mettiamo come presidente un avvocato. Per di più di Cairo Montenotte. Lo sa che l’incarico non prevede rimborsi?”
“Tra l’altro – ha continuato Maritano – avreste dovuto fare queste nomine tempo fa. Siete 45 giorni in ritardo. Senza contare che l’amministrazione ha prima nominato i propri rappresentanti e poi ci propone di approvare i criteri con i quali effettuare queste nomine. Senza contare che la normativa stabilisce che le nomine sia rese note con un ‘annuncio pubblico’ che nessuno ha visto. Propongo che la pratica venga ritirata: non ha senso che il Comune indichi prima i nomi dei propri rappresentanti e poi stabilisca i criteri con i quali sceglierli”.
Pier Paolo Villa di “Liberiamo Borghetto” si è trovato d’accordo con Maritano. Maria Grazia Oliva, poi, ha aggiunto: “Il fatto che il sindaco abbia già nominato persone di propria fiducia sulla base di principi che discutiamo solo ora esautora il consiglio comunale del proprio ruolo”.
Canepa ha respinto ogni accusa: “Si tratta di nomine provvisorie che abbiamo effettuato in attesa che questo consiglio approvasse gli indirizzi. Se le nostre scelte saranno incompatibili con questi criteri, le nomine saranno modificate. Circa le competenze, due membri su tre del Cda di Sael sono di Borghetto e conoscono bene il nostro territorio. Il presidente, invece, ha la competenza tecnica per gestire la società. La conoscenza del territorio non è un elemento fondamentale per gestire la farmacia comunale. L’avviso pubblico, invece, sarà promulgato dopo l’approvazione degli indirizzi. E’ vero, siamo in ritardo, ma bisogna anche tenere conto di quanto abbiamo trovato in Comune al nostro insediamento. Alcune questioni sono passate in secondo piano perché c’erano altre priorità. Il consiglio comunale non viene esautorato: tant’è che siamo qui a discutere questi indirizzi, che potrebbero anche non essere approvati”.
Maritano ha aggiunto: “Ribadisco: i membri del Cda di Sael non possiedono le competenze socio-sanitarie necessarie a gestire la farmacia comunale. Qui a Borghetto vive una persona che per anni è stato direttore della farmacia territoriale di Asl [Gianluigi Figini, che è stato anche sindaco della città, n.d.r.] eppure avete scelto tre persone senza competenze specifiche. Certo, si tratta di un mio amico, ma le competenze non si discutono. La nostra farmacia comunale è una farmacia che si trova sulla costa, eppure rende il 2 per cento come fosse una farmacia di un paese rurale dell’entroterra. Evidentemente qualche problema c’è”.
“Al momento di fare le nomine – ha ribattuto Canepa – non ho seguito il criterio di accontentare chi ha sostenuto la mia campagna elettorale, come forse è stato fatto in passato”. Il riferimento evidente è alla scelta di Gianni Gandolfo di nominare Mario Baucia (suo sostenitore durante le elezioni) a presidente di Servizi Ambientali.
L’affermazione di Canepa ha scatenato la reazione di Villa: “Sindaco, una nomina va in direzione chiaramente contraria a quanto hai appena affermato. Politicamente parlando, la scelta di nominare Cagnino in Poseidon è errata. Le nostre perplessità non riguardano la persona, ma la bontà della scelta politica”.
“Forse alcune persone hanno polemizzato sulla nomina di Cagnino anche a seguito di quanto uscito su IVG.it – ha ribattuto il sindaco – Alcune persone hanno preso le distanze dal loro passato e si sono assunte le loro responsabilità. E queste persone meritano rispetto. Cagnino ha fatto questo. Inoltre, lavora in un’azienda del settore dei trasporti marittimi, quindi è più che qualificato. Altre persone, come il consigliere Oliva hanno tentato di far parte di questo gruppo di maggioranza pur non prendendo le distanze dalla passata amministrazione. Quella di Cagninio non è un ‘contentino elettorale’ ma una nomina che si basa sul rapporto personale e fiduciario”.
Oliva replica: “Io prima della campagna elettorale ho sì avuto contatti con quella che oggi è la maggioranza, ma l’argomento era la creazione di una possibile lista trasversale. Quando mi sono resa conto che l’attuale amministrazione non aveva assolutamente intenzione di percorrere questa strada ho interrotto ogni contatto e ho aderito ad un altro progetto”.
La pratica è passata coi voti della sola maggioranza.