Savona. Nella tarda mattinata di oggi a Savona, in via Bourniquez, un’arzilla novantaduenne è stata avvicinata da un uomo che, spacciandosi per tecnico del servizio di fornitura del gas ad uso domestico, è riuscito ad introdursi nella sua abitazione.
L’uomo, un nomade dell’astigiano, ampiamente noto alle forze dell’ordine e non nuovo ad azioni simili, ha dapprima cercato di carpire il maggior numero d’informazioni utili sulla donna, poi, arrivati all’appartamento con la scusa di dover controllare il contatore è entrato con la proprietaria, lasciando la porta aperta. Qui, nell’intento di avere indicazioni su dove la donna tenesse il denaro, l’uomo ha continuato la sua messa in scena, dicendo all’anziana che doveva essere rimborsata per una bolletta dei mesi precedenti troppo onerosa.
Quella modalità di rimborso diretta e così inusuale non è passata inosservata alla novantaduenne che, accortasi del raggiro, ha intimato all’uomo di andarsene minacciando di chiamare i carabinieri. L’uomo si è così allontanato ma, grazie alla prontezza della reazione dell’anziana e alla tempestività dell’intervento della pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile dei carabinieri di Savona, è stato individuato e fermato.
Il fatto si è svolto secondo un copione ben consolidato: un malvivente avvicina un anziano, si introduce in casa con un pretesto, spesso legato al controllo o a problemi sulle utenze domestiche, e crea così l’occasione per un secondo complice che ad un segnale convenzionale entra in azione per asportare quanto trova a portata di mano. L’azione, che di solito nel giro di pochi attimi, porta a veder scomparire oltre ai propri averi anche i propri ricordi: in questo caso il furto è stato scongiurato grazie alla prontezza di riflessi della vittima e dalla tempestività dell’intervento dei carabinieri di Savona.
Il nomade arrestato è trattenuto presso le camere di sicurezza della stazione di Savona in attesa dell’udienza di convalida.