Finale Ligure. Continua ad animare il dibattito politico finalese lo stop deciso dal sindaco Ugo Frascherelli all’Unione dei Comuni del Finalese, un ente nato e vissuto tra malumori e polemiche. E il M5S rincara la dose dopo la bagarre dei giorni scorsi: “Siamo stati gli unici in Consiglio comunale a votare contro questa Unione ed in più occasioni abbiamo ribadito la nostra contrarietà a questa Unione dei Comuni del Finalese non partecipando alle votazioni in Consiglio in segno di protesta” ricorda il consigliere Badano.
“Questo per tanti motivi, tra i quali: perché nata monca, con due soli comuni, mentre Calice Ligure, Rialto e Vezzi Portio hanno declinato l’invito, subendo una sorta di ricatto psicologico sui vantaggi di chi faceva parte dell’Unione e di chi no. Come nel caso della parificazioni di trattamento dei cittadini di Orco Feglino a quelli di Finale Ligure sui servizi della città di Finale (lo sconto sui parcheggi o il non pagamento della quota di manutenzione per il canile municipale etc…). Ma un’amministrazione onesta, se avesse voluto, avrebbe potuto attuare a tutti i cittadini, anche al di fuori dell’Unione, uno stesso trattamento di solidarietà comprensoriale”.
“Altro motivo è che l’Unione avrebbe portato, e così è stato (per come è stata concepita tutto grava sul nostro Comune), un maggior carico lavorativo sui dipendenti comunali, che in molti casi si sono trovati a dover svolgere incarichi sia per il Comune sia per l’Unione, essendo sempre i medesimi”.
“Naturalmente le nostre proteste non sono state ascoltate e siamo stati derisi per la nostra presa di posizione, mentre l’amministrazione Frascherelli andava avanti. Oggi ci prendiamo questa mezza soddisfazione che avevamo ragione noi”.
E il M5S finalese aggiunge: “Ricordiamo inoltre che, l’amministrazione dovette, dopo soli 7 mesi di vita, mettere mano al neo Statuto dell’Unione per correggere l’articolo 29 che imponeva ai dipendenti comunali, trasferiti all’Unione, di dare le dimissioni dal Comune di Finale Ligure, provvedimento che poi venne trasformato, per fortuna, nel solo comando temporaneo”.
“Abbiamo sempre detto che la loro visione di Unione dei Comuni, così come concepita, era distorta e sbagliata. Non si può pensare di svuotare di tutti i servizi un ente di primo livello come il Comune, in cui il sindaco e i consiglieri sono eletti direttamente dai cittadini, cedendoli ad un ente di secondo livello, come l’Unione, in cui il presidente e i consiglieri sono nominati all’interno dei rispettivi Consigli comunali”.
“E con questo volevamo fortemente sottolineare che il sindaco e la sua maggioranza sono stati eletti per amministrare il Comune di Finale e non un’Unione, di due Comuni, mai prevista nel programma elettorale del 2014, ancor più quando non riescono ad amministrare nemmeno la propria città”.
“E poi ci sono le dichiarazioni del sindaco che non ci convincono. Ci deve spiegare perché, se fino ad oggi i servizi trasferiti, tramite convenzione, all’Unione dei Comuni sono stati i Servizi Sociali a Gestione Comunale, i Servizi Educativi scolastici (L.R. 15/2006 e s.m. ed i.) e lo Sport, il Servizio Turismo, l’Ufficio Relazioni Pubbliche (URP) e il Servizio Cultura e per ultimi lo Sportello Unico Attività Produttive con esclusione del Servizio Demanio Marittimo oltre alla Centrale Unica di Committenza per gli appalti pubblici, come può essere valida la motivazione del non riuscire a chiudere il bilancio comunale per tempo, a causa del troppo carico lavorativo dei servizi Turismo, Scuola e Sociale, se è il Settore Finanziario, che non è mai stato trasferito, a trovarsi a dover redigere due bilanci, con lo stesso organico e le stesse retribuzioni, oltre a svolgere tutto l’ordinario?”.
“Rileviamo e sottolineiamo che nell’elenco dei servizi ceduti all’Unione, manca proprio quello Finanziario, che è rimasto in toto in carico al Comune di Finale Ligure, quindi, ad esclusione del comando, temporaneo e parziale, del Dirigente del Settore Finanziario, previsto a partire dall’1/2/17 e nella percentuale del 35% dell’orario settimanale (Reg. Gen. n.37 del 31/01/17), questo Settore, pur non essendone titolato, continuerà a fare anche il bilancio dell’Unione e non modificherà la sua attuale e futura situazione di sofferenza fino a che esisterà l’Unione dei Comuni”.
“Quindi la verità è sicuramente un’altra. Ma il sindaco ha dovuto raccontare la sua di verità, trincerandosi dietro alla scusa dell’eccessivo carico lavorativo dei dipendenti di altri uffici che c’entrano in maniera molto limitata col problema e di cui per 2 anni, 3 mesi e 15 giorni non se ne è mai interessato. La scusa non regge!”.
“Forse, questa volta, veramente il Pd Finalese ha finalmente alzato un po’ la voce”.
“Concludiamo e chiediamo che l’Unione cessi di esistere riportando a livelli di normalità il lavoro all’interno degli uffici comunali già oberati dalla normale amministrazione” conclude il consigliere Badano.
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