Regione. “Dalla giunta Toti silenzio imbarazzato e imbarazzante sui costi dello stand dell’oliva taggiasca al Meeting di Comunione e Liberazione. Nessuna risposta sull’effettiva metratura dello spazio e, quindi, sul reale rapporto costi-ricavi della presenza della nostra Regione a Rimini”. Lo dice il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Fabio Tosi, il quale questa mattina ha presentato un’interpellanza urgente sul caso, sottoscritta da tutti i colleghi del gruppo.
La Regione ha presenziato infatti al Meeting per l’Amicizia fra i Popoli di Rimini con un proprio stand per la promozione delle eccellenze liguri. Il servizio è stato aggiudicato alla società che gestisce lo spazio espositivo al Meeting, soggetta alla direzione e al coordinamento della Fondazione Meeting per l’Amicizia fra i Popoli, concessionaria in esclusiva dei servizi pubblicitari. Il costo sostenuto per la partecipazione all’evento è stato così ripartito: 50mila euro per la presenza e 20mila per l’allestimento dello stand.
In aula consiliare l’assessore regionale alla Cultura Ilaria Cavo ha sottolineato la rilevanza dell’appuntamento che ha registrato 800mila presenze con un pubblico proveniente da 70 differenti nazioni. Sono proprio i numeri, ha ribadito Cavo, ad aver indotto la Regione alla partecipazione alla manifestazione, portando una delle eccellenze liguri: l’oliva taggiasca. A tal proposito Cavo ha ricordato che sono state distribuite 50 chili di olive taggiasche sottolio o in salamoia per oltre 3mila assaggi. Cavo ha sottolineato che “i costi sostenuti dalla Liguria sono inferiori rispetto a quelli di altre Regioni presenti al Meeting”.
“I cittadini liguri dopo la risposta dell’assessore Cavo ne sanno come prima – critica Tosi – Una conferma ulteriore che siamo di fronte ad un’operazione oscura e propagandistica di cui la Liguria non sentiva affatto il bisogno. Siamo totalmente insoddisfatti della risposta dell’assessore, al quale tuttavia va riconosciuto quantomeno il merito di essere presente in aula e averci messo la faccia”.
“Lo stesso purtroppo non si può dire del governatore Toti e di altri assessori assenti dopo la bellezza di quaranta giorni di inattività istituzionale – attacca Tosi – Non esattamente un bel messaggio per i liguri che con tanta fatica lavorano per arrivare a fine mese e per quei cittadini che chiedevano che fosse fatta luce su un’operazione dal costo esorbitante di 70mila euro, ben al di là della media di altre fiere di rilievo internazionali per stand analoghi. Nel costo complessivo, come ha ricordato l’assessore Cavo, rientravano anche i braccialetti di promozione dell’oliva taggiasca. Evidentemente, per quella cifra, dovevano essere griffati Tiffany…”.
“Non ci fermeremo qui – annuncia infine il pentastellato – siamo pronti a presentare nuovi atti per capire una volta per tutte i reali costi al metro quadro dello stand regionale. Solo così potremmo finalmente far luce sugli effettivi benefici dell’operazione e verificare come vengono spesi i soldi dei cittadini liguri e con quali risultati”.