Savona. “ALLERTA ARANCIONE dalle ore 14,00 alle ore 23,00 del 9 settembre 2017 per TEMPORALI/PIOGGE DIFFUSE”. A 24 ore dal lancio, il canale Telegram della Protezione Civile di Savona “debutta” sugli smartphone dei residenti con la sua prima comunicazione ufficiale. Un messaggio che è stato letto da oltre 550 persone: tante, infatti, sono le persone che si sono iscritte a partire da ieri.
L’obiettivo dichiarato dall’assessore Maurizio Scaramuzza ieri nel corso della conferenza stampa è ambizioso: “Voglio che si iscrivano tutti i savonesi, sogno di arrivare a 60.000 persone. E di sicuro vorrei che si iscrivessero tutte le mamme”. Numeri ovviamente molto distanti da quelli attuali, ma l’adesione registrata nelle prime 24 ore fa ben sperare: in questo breve lasso di tempo, infatti, è già stata “battuta” la quota di iscritti al canale ComuneSVEventi, creato lo scorso 30 maggio, che ad oggi ha 370 membri.
Un exploit, quello del canale “ProtezioneCivileSavona”, che ha già avuto una conseguenza inattesa: la creazione di un canale “alternativo”, gestito al momento non si sa da chi, con l’obiettivo dichiarato di “ironizzare sulle modalità di comunicazione via Telegram effettuate dal Comune” (così recita la descrizione). Un canale che “assolve” il suo compito, ma a modo suo: capita così che l’allerta arancione diventi marrone (“domani potreste avere una giornata di m…”).
Già ieri, subito dopo il lancio, l’anonimo gestore del canale si era concentrato sui primi effetti del rimpasto in giunta, nello specifico sulle nuove deleghe affidate a Paolo Ripamonti: “Il comune parteciperà al bando ‘Por Asse 6 – Cinghiali’ per l’acquisto di petardi da lanciare nel letimbro per allontanare i porcastri dalla città”. Mentre questa mattina aveva preso di mira il neo assessore alla viabilità Massimo Arecco, “incolpandolo” dei disagi di ieri: “Primi effetti della delega alla viabilità assegnata ad Arecco: città paralizzata tutto il giorno. Presto il vicesindaco verrà insignito del Premio Cetriolone 2017. Le premesse sono ottime”.
Il canale ha momento ha 19 iscritti, e probabilmente non avrà il tempo di crescere e raggiungere quello ufficiale: il Comune, infatti, lo ha già segnalato alla polizia postale per chiederne la chiusura. “Capisco la voglia di scherzare, ma non si può fare su qualsiasi cosa – spiega Scaramuzza – e di sicuro non si può fare sulla Protezione Civile. I messaggi che invieremo sono importantissimi: non possiamo rischiare che le persone, ingannate magari dal logo simile, si iscrivano al canale sbagliato”.