Nuovo capitolo

Ristoratore arrestato per violenza sessuale su una 13enne: audizione protetta per la bimba

Nei guai è finito un 56enne savonese che dal gip aveva ammesso l'approccio sessuale, ma negato di aver costretto la ragazzina a fare qualcosa che non voleva

Savona. Un’audizione protetta, alla presenza di una psicologa, nella quale la ragazzina stando a quanto trapelato avrebbe confermato il racconto fatto lo scorso agosto davanti agli inquirenti. Come previsto, si è svolto questa mattina l’incidente probatorio richiesto nell’ambito dell’indagine per violenza sessuale pluriaggravata e sequestro di persona nei confronti di una tredicenne che aveva portato in manette il savonese Pasquale “Lino” Massari, 56 anni, titolare del ristorante “T-Rex” di via Giacchero.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la bimba era stata attirata all’interno del ristorante di Massari con l’inganno, grazie ad una banale scusa. A quel punto, approfittando del fatto che erano soli, si sarebbe consumato l’approccio sessuale con la bambina: un abbraccio ed un bacio (fortunatamente non c’era stato nessun rapporto completo o abuso). Poi la tredicenne era uscita dal ristorante di via Giacchero e, una volta a casa, avrebbe raccontato tutto ai famigliari.

All’udienza di questa mattina, che si è tenuta in Questura, oltre alla psicologa Lucia Tattoli, erano presenti il gip Fiorenza Giorgi, il pm Giovanni Battista Ferro, l’avvocato Andrea Cechini, difensore di Massari (che non era presente) e l’avvocato Pierluigi Pesce, che assiste la famiglia della ragazzina.

Secondo quanto trapelato (ovviamente vista la delicatezza della vicenda il riserbo è massimo), durante l’audizione la tredicenne avrebbe confermato le sue dichiarazioni che sarebbero compatibili anche con quelle dell’indagato. Alla luce dell’audizione protetta di oggi, la psicologa tra due mesi (l’udienza è già stata fissata per dicembre) depositerà una perizia nella quale risponderà ai quesiti che erano stati formulati dalle parti prima dell’incidente probatorio in merito alla capacità di ricordare della bambina e la sua attendibilità.

Durante l’udienza di convalida davanti al gip, a pochi giorni dall’arresto, Massari aveva ammesso l’approccio sessuale, mostrandosi anche dispiaciuto per quanto accaduto (“Non so che cosa mi sia preso” questo più o meno il suo pensiero) ma aveva respinto con decisione l’accusa che ci sia stata da parte sua costrizione e di aver tenuto la ragazzina sotto sequestro.

“Posso dire che quello di oggi è stato un incontro sereno tra le parti nel quale alla bimba è stato chiesto di raccontare di nuovo quanto accaduto. Ora attendiamo il deposito della perizia che si esprimerà sull’attendibilità della ragazzina” si è limitato a dire l’avvocato Cechini.

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