Albenga. Finalmente ci siamo: dopo più di un anno di stop, domani riprenderà ufficialmente l’attività del reparto di ortopedia privata dell’ospedale di Albenga, ora gestito dal Policlinico di Monza.
Domani i medici e lo staff medico del reparto effettueranno i primi cinque interventi, nel pieno rispetto di quel crono-programma annunciato lo scorso 16 agosto da Massimo De Salvo, presidente del Cda di Policlinico di Monza, al momento della sottoscrizione della convenzione per la gestione del reparto con l’Asl 2 savonese.
Una “ripartenza” che ovviamente riempie di soddisfazione il sindaco di Albenga Giorgio Cangiano, che fin dal primo momento si è battuto affinché l’iter burocratico per la riapertura della struttura potesse concludersi il prima possibile e nel migliore dei modi per cittadini, pazienti e lavoratori: “Oggi l’amministratore delegato del Policlinico di Monza mi ha confermato che domani inizieranno primi interventi – conferma Cangiano – Ovviamente non si ripartirà a pieno ritmo: questo avverrà soltanto tra qualche tempo, una volta ultimata la prima fase di assestamento”.
Ma la riapertura delle sale operatorie rappresenta ugualmente un momento a suo modo storico: “La ripresa dell’attività del reparto rappresenta un fatto importante per i pazienti e per il nostro ospedale. Il fatto che l’ortopedia privata torni a funzionare permetterà di bloccare le fughe di pazienti verso altre regioni, fenomeno che come noto ha costi economici non indifferenti per la sanità pubblica. Non meno importante, i dipendenti potranno tornare al lavoro (e riavere uno stipendio) dopo più di un anno di stop”.
La riapertura dell’ortopedia di Albenga avrà importanti ricadute anche su altre strutture simili: come ad esempio la clinica San Michele, presso la quale i pazienti operati nel reparto effettueranno (se vorranno) la fase di riabilitazione.
“La nostra amministrazione si è sempre impegnata molto per raggiungere questo traguardo. Ma ora bisogna guardare avanti e lavorare ancora per rilanciare e potenziare ulteriormente l’ospedale di Albenga. Si tratta di una struttura nuova e moderna, che costituisce una risorsa importante e fondamentale per tutto il territorio. Per questo motivo il Santa Maria di Misericordia deve essere messo nelle condizioni di funzionare al meglio e di erogare ai cittadini del nostro comprensorio quanti più servizi possibili. Sarebbe un delitto non utilizzare quello che forse è l’ospedale più nuovo della Liguria. Questo elemento deve essere il perno principale sul quale far ruotare ogni futuro ragionamento in ambito di sanità nel nostro territorio”.