Malcontento politico

Corso “Educatore Professionale” soppresso, Pastorino (Rete a Sinistra): “Pessima lettura dei fabbisogni”

Viale replica: "È un caso limite, assicuro l’intervento della Regione Liguria"

Gianni Pastorino

Regione. Discussa oggi in Consiglio regionale l’interrogazione di Rete a Sinistra – LiberaMente Liguria circa la soppressione per l’anno accademico 2017/2018 del corso di laurea in “Educatore Professionale”, figura chiave per la nuova occupazione nei settori educativo, sociale e riabilitativo.

“Siamo intervenuti per sapere se negli ultimi tre mesi ci fosse stato qualche ripensamento da parte dell’Università. Risposta negativa, il problema resta. Ci chiediamo perché l’ateneo abbia cancellato un corso di laurea che assicura un tasso occupazionale del 97%, in ambiti particolarmente sensibili per la Liguria – dichiara il consigliere regionale Giovanni Battista Pastorino – A questo punto c’è da sperare che l’università confermi la ripresa del corso a partire dall’anno accademico 2018/2019, ma questa soppressione, seppur temporanea, resterà sicuramente un danno per i nostri studenti”.

“Sui temi della formazione in sanità assistiamo a una grave mancanza di dialogo fra Stato e Regioni e il Ministero dimostra anche una pessima lettura dei dati se induce l’Università di Genova a cancellare un corso importante per molti soggetti economici. Un corso che crea lavoro, con il 54% di contratti a tempo indeterminato”, afferma ancora Pastorino.

Come emerso da una ricerca Almalaurea del 2016, l’educatore professionale è una figura molto richiesta dalle aziende, risultando al decimo posto tra i laureati che le imprese cercano ma faticano a trovare. “Questo conferma ancora una volta che spesso gli organismi centrali non sono in grado di elaborare una lettura attenta dei fabbisogni sui vari territori – prosegue il consigliere – La Liguria ha bisogno di questo corso di laurea ma i parametri ministeriali ne impongono la chiusura: ciò rappresenta un ritardo pesante per lo sviluppo e per la creazione di nuovo lavoro. La questione potrebbe apparire soltanto burocratica, ma mette in evidenza le difficoltà di rapporto fra poteri centrali e poteri locali, laddove dovrebbero essere questi ultimi a dare indicazioni allo Stato circa tematiche particolarmente strategiche”.

“L’assessore regionale alla Formazione e alle Politiche giovanili Sonia Viale si è impegnata ad incontrare i 23 giovani che non hanno potuto terminare il corso da operatore sociosanitario con Euroform dopo aver pagato 2mila euro ciascuno. Da quando il corso si è interrotto anzitempo i 23 ragazzi attendono ancora una soluzione concreta”, ricorda Pastorino, il quale chiede alla giunta di dare la possibilità agli studenti di terminare il percorso professionale anche presso un’altra struttura convenzionata.

Viale replica che si tratta di un caso limite e assicura l’intervento della Regione sulla base delle proprie competenze. “Propongo al consigliere Pastorino di individuare insieme un percorso e ribadisco la volontà dell’amministrazione regionale di affrontare il problema che, con situazioni differenti, non riguarda solo i 23 studenti oggetto dell’interrogazione”.