In provincia di Savona l’export ha segnato un aumento pari al 4,5%, sintesi di un aumento delle vendite verso l’area UE (+17,7%) e di una flessione verso i paesi extra-UE (-16,7%). I prodotti chimici si confermano la voce principale dell’export provinciale, pur con un decremento del 7,8%. Lo afferma l’analisi di Unioncamere sui livelli di esportazioni, prendendo a riferimento il primo semestre del 2017.
Per il savonese, sul fronte extra-UE, gli Stati Uniti confermano il primo posto in classifica, in crescita del 14,0%, seguiti al secondo posto dalla Cina (-18,8%): entrambi i mercati sono stati caratterizzati dall’acquisto di prodotti chimici. Segue la Romania, verso cui sono stati venduti prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio.
La Liguria, che rappresenta solo l’1,9% delle vendite nazionali all’estero, ha registrato una crescita pari al 20%, passando da 3.551 a 4.251 milioni di euro: di questi 2.530 milioni sono destinati verso paesi Extra-UE1 (il 59,5% del totale), in aumento del 27,5% rispetto al primo semestre 2016, e 1.721 milioni verso l’area comunitaria (+9,9%). La bilancia commerciale continua, però, a risultare di segno negativo (-448 milioni circa di euro). Le attività manifatturiere, i cui prodotti rappresentano il 91% dell’export, rispetto al
primo semestre 2016 hanno registrato una crescita del 20,2%.
All’interno del comparto manifatturiero, buona la performance dei prodotti della metallurgia (+56,5% l’export complessivo, +45,6% quello verso i paesi extra-UE), dei macchinari (+42,2% l’export totale e +48,5% quello verso i paesi Extra-UE) e dei prodotti chimici (+20,3% l’export complessivo, +34,5% quello verso i paesi Extra-UE). In crescita anche l’export dei prodotti alimentari (+12,6%). Per quanto concerne la dinamica verso i mercati UE, la Germania riconquista il primo posto scavalcando la Francia: verso il mercato tedesco sono stati esportati prodotti per un controvalore di 381 milioni di euro circa (+12,9%), il 32% dei quali relativi alla vendita di prodotti metallurgici; il secondo paese UE di destinazione è la Francia, in calo dello 0,6%, seguita dalla Spagna (+28,0%).
Tra i mercati extra-UE il volume maggiore di vendite è stato verso gli Stati Uniti (+272,3%), grazie ad una commessa di navi e imbarcazioni; seguono la Cina (+84,2%, in massima parte per la vendita di macchinari), l’Algeria (+181,1%, navi e imbarcazioni) e la Russia (+177,8%, in particolare per macchinari).