Albenga. “La situazione è diventata ormai invivibile. Non siamo più liberi di fare nulla. Occorre fare qualcosa”. Bastano queste poche parole per comprendere i motivi per i quali i residenti ed i commercianti di via del Roggetto abbiano deciso di organizzare una raccolta firme per chiedere alle istituzioni (Comune in primis) una maggiore presenza di forze dell’ordine nella loro zona, finita fin troppo spesso agli onori delle cronache per episodi legati alla criminalità e all’ordine pubblico.
L’ultimo di questi è avvenuto giusto ieri sera, quando i carabinieri hanno arrestato un pusher che, alla vista delle divise, aveva tentato maldestramente di disfarsi degli stupefacenti in proprio possesso. Qualche ora prima, e cioè ieri pomeriggio, gli agenti della polizia municipale (su disposizione dell’amministrazione comunale) hanno messo in atto la chiusura del circolo privato “Il Grappolo” anche per questioni di ordine e sicurezza pubblica. In passato “Il Grappolo” era già stato chiuso tre volte dalle autorità sempre per gli stessi motivi.
Nonostante l’incessante impegno delle forze dell’ordine e anche del Comune, secondo abitanti e negozianti la situazione in via del Roggetto e nelle altre vie limitrofe pare essere tutt’altro che sotto controllo: “Spesso ci capita di assistere ad episodi di piccola criminalità in pieno giorno – spiegano i promotori della raccolta firme – Qualche giorno fa, ad esempio, un abitante si è visto ‘fare a pezzo’ la propria bicicletta, parcheggiata sotto casa, in pieno giorno. E di notte la situazione non è migliore. Ormai non riusciamo più a dormire”.
Da qui la decisione di organizzare una petizione con cui chiedere alle forze dell’ordine e alle istituzioni una “attenzione particolare” per via del Roggetto: “Tra abitanti e commercianti ne stiamo parlando da qualche giorno, ma ora abbiamo deciso di agire. Speriamo che chi di dovere voglia darci ascolto e fare qualcosa per aiutarci. Non ne possiamo più. Abbiamo paura per noi stessi e anche per i nostri figli”.