Savona. Una cara amica mi ha raccontato un raccapricciante episodio accadutole in questi giorni: è stata avvicinata da una persona che si è identificata come agente delle forze dell’ordine, mostrando un tesserino (evidentemente contraffatto), nei pressi del portone di casa e, chiamandola con il cognome, le ha detto che era stata seguita da malviventi mentre si era recata a fare la spesa (seguita a puntino il tale le aveva dettagliato i negozi presso cui si era recata la stessa).
Sorpresa della cosa, all’invito di entrare nel portone e di accompagnarla all’uscio di casa per verificare la situazione dello “scasso” che durante l’assenza era stato perpetrato, i due sono saliti insieme sull’ascensore. Giunti al piano, avendo visto la porta di casa regolarmente chiusa, la signora ha pensato di non aprire l’appartamento suonando alla vicina che fortunatamente era in casa ed ha avuto la prontezza di allarmarsi vista l’insistenza del tale che chiedeva l’apertura della porta…. lamentando alle due signore la “mancata fiducia nelle forze dell’ordine”. Il tizio si è a quel punto dileguato facendo perdere le proprie tracce.
Nel quartiere dell’Oltreletimbro sono ormai frequenti gli episodi di tentativo di truffa e rapina e di alcuni purtroppo sono state vittime anziane persone che conosco personalmente: questi fatti hanno procurato seri danni alle persone che oltre a patire i furti patiscono psicologicamente per l’affronto subito.
Rimane solo da rinnovare l’invito a tenere alta la guardia anche se la difficoltà è legata all’arte sopraffine di questi delinquenti che si attivano sempre più ad interpretare ruoli di finta signorilità (persone eleganti, agenti delle forze dell’ordine o di utenze domestiche, etc). Avvisando tempestivamente il 112 per qualunque fatto che può insospettire: meglio una telefonata “a vuoto” che un imbroglio “in pieno”.
Salvatore D’Angelo
