Furto aggravato

Savona, arrestato per aver rubato dentro un’auto: patteggia e resta in carcere

L'episodio era successo lo scorso 20 agosto in corso Mazzini, il ladro era stato fermato dai carabinieri

tribunale Savona aula

Savona. Lo scorso 20 agosto era finito in manette dopo un tentativo di furto sopra un’autovettura parcheggiata in corso Mazzini a Savona. Questa mattina, per quell’episodio, Youssef Lamoudni, 27 anni, di origini marocchine, residente in Lombardia, ha patteggiato sette mesi di reclusione e 120 euro di multa (senza sospensione condizionale della pena).

Secondo quanto contestato dai carabinieri, intorno alle 19, il giovane aveva forzato la vettura per rubare un telefonino e dei contanti, circa 100 euro, ma era stato sorpreso dal proprietario che in quel momento era in un negozio. A quel punto tra i due era nata una colluttazione (lo straniero aveva anche fatto cadere per terra la vittima del furto) e mentre Lamoudni tentava di scappare erano intervenuti i carabinieri dell’aliquota Radiomobile della Compagnia di Savona che lo avevano arrestato. Inizialmente al marocchino era stata contestata l’accusa di tentata rapina, poi riformulata come furto aggravato.

Nel corso dell’udienza di convalida, il giovane si era difeso spiegando di non essere responsabile del furto. Secondo Lamoudni a forzare la vettura sarebbe stato un altro ragazzo, che lui aveva incontrato al mare e con il quale stava tornando verso la stazione, poi riuscito a fuggire. Una versione che non gli aveva evitato di finire in carcere: il giudice, anche alla luce dei suoi precedenti, aveva applicato per lui la misura cautelare più severa (che oggi non è stata revocata).

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