Ancora subbuglio a Zuccarello sull’arrivo dei profughi, con l’intervento de Casa dei Circoli, Culture e Popoli che si scaglia contro le parole giudicate “razziste” dell’assessore Stefano Mai, finito al centro di una bagarre politico-mediatica sul caso dei migranti e sul difficile tema dell’immigrazione: “Ci rivolgiamo a chi, da tempo e in particolare in questi giorni in Liguria, rifiuta l’arrivo di donne, uomini, adolescenti, bambini nei comuni dove risiede tacciandoli di essere dei “Mao mao” e di rompere la “tranquillità” dei propri borghi. Il riferimento è in particolare all’assessore regionale Stefano Mai e al sindaco di Zuccarello, Paliotto, ma anche a alla Lega nel suo complesso, a Fratelli d’Italia ecc. ecc..” afferma l’associazione.
“Voi vivete in un paese dove anche le vostre “idee” hanno diritto di essere espresse. Un paese dove centinaia di persone hanno sudato, faticato, sacrificato anche la loro vita per consentire a tutte e tutti di poter essere liberi. Quello che, anche in questo contesto, non vi è consentito, ma che voi continuate a fare, forse inconsapevolmente, è di portare questo paese, i suoi popoli, la sua cultura, i suoi valori e la sua storia in un baratro di solitudine, egoismo, muri e guerre tra poveri”.
“Perché questo state facendo! E lo state facendo in parte per “ignoranza” e non conoscenza, appunto, della cultura, dei valori e della storia di questo paese e di chi vi abita, in parte, e molto più pericolosamente e vergognosamente, per mero calcolo elettoralistico. Certo non siete soli, c’è chi vi rincorre abilmente e, a volte, vi supera”.
“Questo paese e coloro che vi abitano attraversano un periodo difficile, complesso e rischioso e avrebbero bisogno di tante cose. Ciò di cui non hanno bisogno e di chiudersi in se stessi, di erigere muri e steccati”.
“Nella storia dell’umanità i muri e gli steccati non hanno portato cose buone ed utili, anzi, semmai è vero l’esatto contrario. Voi continuerete nella vostra strada e noi continueremo ad opporci con tenacia, senza farci minimamente intimidire, e con determinazione per impedirvi di farci piombare nel baratro”.
“Sarà la storia e saranno le future generazioni che emetteranno la sentenza sui fatti e le idee di oggi, come l’hanno già emessa nei confronti di altri: fascismi e nazismi di vario genere, regimi totalitari di vario genere, inaccettabili e odiosi”.
“Perché da cristiani, mussulmani, ebrei, atei ed agnostici la pensiamo come Don Lorenzo Milani: “Se voi però avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni sono la mia Patria, gli altri i miei stranieri”.