Loano. Si è conclusa con lo scoppiettante spettacolo “Crostatina stand up” di Antonio Ornano la rassegna di cabaret del “Dreams Festival” promossa dall’assessorato al turismo, cultura e sport del Comune di Loano e curata da Dimensione Eventi.
Calandosi nelle vesti del professore biologo e naturalista, ieri sera sul palco del Giardino del Principe di Loano il monologhista di Zelig ha presentato i risultati del suo personalissimo studio sull’animale uomo e le sue dinamiche comportamentali, con particolare attenzione a quelle interne al rapporto di coppia. Un divertentissimo excursus su come funziona la vita di relazione di quella “scimmia nuda” che per Francesco Gabbani “balla” e che invece per Antonio Ornano deve prima di tutto riuscire a sopravvivere alle mille difficoltà della relazione a due.
“Quella di Gabbani è una grandissima citazione – ha spiegato Ornano ai microfoni di IVG.it – La scimmia nuda è anche all’interno del mio spettacolo. L’animale uomo è un mammifero bipede evoluto (non tanto) e tecnicamente è una scimmia nuda, come dice Desmond Morris nel suo famoso libro. Mi piace instaurare dei parallelismi tra il mondo animale e gli esseri umani soprattutto per spiegare certe dinamiche di coppia. Ovviamente tutto in maniera divertente: non c’è nessuna pretesa di fare prediche o insegnare qualcosa a qualcuno”.
“Crostatina stand up” è una confessione a cuore aperto davanti al pubblico con il quale, come in un gruppo di auto aiuto, condivide debolezze, frustrazioni e ossessioni che spaziano dalla vita di coppia ai figli, fino agli animali domestici. E’ un racconto di vita profondamente segnato da tante figure evocate in scena (registi bipolari, life coach, muratori) ma soprattutto da una figura femminile vincente e prevaricatrice, la dolce “crostatina” che altri non è se non la dolce metà di Ornano. Il maschio contemporaneo descritto nello spettacolo è tutt’altro che dominante, è un padre e un marito spesso inadeguato e compresso da responsabilità e incombenze che lo portano a sfoghi di rabbia tanto tumultuosi quanto liberatori, per lui e per un pubblico che non può che provare empatia rispetto a situazioni che tutti abbiamo vissuto.

“Parto da esperienze mie personali, ovviamente un po’ romanzate. Perché mia moglie non è quel cerbero che si può immaginare (in alcuni frangenti è anche peggio). Ma noi comici pur di far ridere venderemmo anche la mamma. E’ uno spettacolo che sostanzialmente parte da quelle che sono le mie esperienze di vita: io sono un marito e sono una persona assolutamente normale, mi piace fare questo mestiere che è il più bello del mondo ma ho fatto un lavoro normale per 15 anni e probabilmente tornerò a farlo anche se non so quando. Guardo la realtà e cerco di vedervi dei risolvi comici”.
E da un ligure come Ornano prima o poi è lecito attendersi anche una dettagliata “fenomenologia dei foresti che vengono in vacanza d’estate”. “Quello c’è già – spiega lui – C’è un gruppo di comici bravissimi che incarna perfettamente l’essere liguri e in particolar modo l’essere genovesi. Io sono un po’ imbastardito da questo punto di vista. Vivo a Genova da 30 anni ma mia mamma era di Lerici vicino alla Spezia (dove sono nato) e mio padre era sardo. Sono quasi ligure d’adozione e perciò non ho nel Dna questa repulsione nei confronti dei milanesi e dei torinesi. Non sarei in grado di essere efficace come loro”.
Ma per fortuna l’estate ha anche dei risvolti positivi: i barbecue ed apericena che tanta parte hanno negli spettacoli di Ornano: “L’apericena ormai si fa anche d’inverno e il barbecue inizia già in primavera. Ed è una delle principali forme di abbruttimento del maschio contemporaneo. Anche tu che mi stai intervistando, basta che ti tolga la camicia e rimanga con i bermuda di jeans, ti metta una bandana sulla testa e automaticamente la nuvola di fumo del barbecue ti avvolgerà e sarai l’unico a cucinare e l’unico a non mangiare niente”.