Vado Ligure. E’ stato convocato per il prossimo 8 settembre un nuovo vertice al Ministero dello Sviluppo Economico sulla vertenza della Bombardier Transportation di Vado Ligure, dopo mesi di incertezze sulle prospettive industriali e occupazionali per il sito vadese.
All’incontro istituzionale prenderanno parte la Rsu sindacale e le organizzazioni sindacali di categoria, che attendono finalmente risposte sul futuro dello stabilimento e dei suoi lavoratori.
L’8 settembre sarà una data nella quale si dovrebbe già conoscere l’esito della gara di Mercitalia, con la possibilità che a Vado Ligure possano confluire entrambi (o comunque buona parte) i lotti i produzione previsti dall’appalto, ovviamente in caso di vittoria da parte della Bombardier, ovvero sia le 30+30 locomotive a corrente continua, e quindi il modello DC3, quanto le locomotive a corrente alternata, le multisistema, che possono essere realizzate nello stabilimento vadese.
Oltre all’attesa gara per il trasporto merci, decisiva per le sorti della Bombardier a Vado Ligure anche l’accordo con Hitachi sulla produzione dei treni del trasporto regionale: “Ad ora sappiamo solo di una lettera di intenti tra le due aziende, ma un accordo formale non è stato ancora sottoscritto dopo mesi e mesi di trattativa: ovviamente si deve raggiungere una intesa economica, per la quale credo si attenda l’esito della gara del trasporto merci e il relativo incontro ministeriale” spiega il segretario provinciale della Fiom savonese Andrea Mandraccia.
Diversi restano i fronti di preoccupazione da parte delle sigle sindacali da tempo impegnate nella vertenza, con l’obiettivo congiunto di salvare il sito vadese, con nuove opportunità occupazionali. Risposte a breve dovranno arrivare, anche perché la cassa integrazione straordinaria è in scadenza a fine novembre. Naturalmente, l’iter in corso sull’area di crisi complessa potrebbe rappresentare un’ancora di salvezza, tuttavia per il segretario Fiom: “Abbiamo affrontato un lungo periodo di sacrifici, raggiungendo anche una intesa sulla mobilità volontaria e lunghi periodi di cassa integrazione, ritengo che con una vittoria nella gara per il trasporto merci e l’accordo con Hitachi si possano traguardare carichi di lavoro anche superiori a quelli previsti”.
“Infine, non bisogna dimenticare un importante e possibile filone produttivo per lo stabilimento vadese, ovvero la manutenzione dei locomotori e del materiale rotabile per il trasporto regionale, come per le E-464 prodotte proprio a Vado Ligure. Alla luce dell’attuale situazione, ormai solo dopo l’8 settembre potremo tirare le somme e capire le reali prospettive future per la Bombardier a Vado Ligure” conclude Mandraccia.
leggi anche

Bombardier, vertice al Ministero. Sindacati: “L’appalto del trasporto merci a Vado Ligure”
