Gesto inspiegabile

Pietra, casette e cibo per i gatti randagi gettati nell’immondizia: “Cattiveria gratuita”

L’amara scoperta da parte di una volontaria qualche giorno fa durante un’abituale visita alla colonia dei felini

gatti randagi

Pietra Ligure. Era andata lì per prendersi cura di alcuni animali come fa spesso, certa di trovare tutto in ordine, come al solito. Ma una volta arrivata vicino alla colonia felina di cui si occupa, la signora Paola ha dovuto fare i conti con una realtà ben diversa. Ad aspettarla, infatti, c’era un’amara sorpresa.

Il fatto è avvenuto nella zona del Trabochetto dove qualcuno ha rimosso e gettato nella pattumiera delle casette e delle ciotole contenti del cibo destinate ad una colonia di felini. A prendersi cura di questi animali, da anni, la signora Paola e altri volontari del quartiere: “Una signora di Milano che ha la casa a Pietra Ligure li ha ereditati da un’altra gattara – ci spiega la volontaria – da quel momento, in accordo con lei, io ed altri volontari abbiamo iniziato a prenderci cura di questi felini”.

Un gesto apparentemente inspiegabile che ha lasciato di stucco la donna: “Quella mattina alle 7.20 ho trovato tutto nell’immondizia: le ciotole, i granchi, le cassette e c’era anche un ventilatore nel cassonetto della plastica- racconta la signora – io ho rimesso tutto al suo posto, spero domattina di trovarli ”. Nei rifiuti la signora Paola ha ritrovato anche un casetta di legno coibentata che aveva realizzato uno dei tanti volontariati del quartiere. Anche quella, ora, è tornata al suo posto.

Come racconta la stessa volontaria, negli ultimi mesi qualche gatto è scomparso: infatti, se prima si potevano contare almeno una decina di esemplari, oggi ne restano soltanto sei. Ma c’è anche un altro dettaglio che rende questa vicenda ancora più inspiegabile e, in parte, anche preoccupante: “Il fatto è accaduto all’interno di un’area privata – spiega la signora Paola – io e gli altri volontari teniamo quel posto ordinato e pulito. Non vedo a chi possa dare fastidio tutto ciò. Questo gesto è una cattiveria gratuita, un comportamento ignobile” conclude.