L'episodio

Musica 10 minuti dopo mezzanotte ai “Giovedì di Luglio” di Savona, bar rischia la multa ed è polemica: “Clima di terrore”

La rabbia del titolare: "Che senso chiamarle 'notti bianche' se a mezzanotte dobbiamo spegnere? Sta nascendo conflitto coi vigili, impossibile lavorare"

maama bar vigili

Savona. Una multa, durante la prima delle quattro “notti bianche” di Savona, per aver “sforato” con la musica 10 minuti oltre la mezzanotte. E’ il rischio corsi ieri sera al Maama Bar di piazza Vacciuoli: a rivelarlo è il titolare, Massimiliano Pittelli, su tutte le furie per quella che reputa una vera e propria ingiustizia.

In occasione del primo dei quattro “Giovedì di Luglio”, infatti, il suo locale aveva organizzato una serata a base di vinili al ritmo di soul, funk, trip hop, reggae e latin. “Era passata da 10 minuti la mezzanotte – spiega – e sono arrivati i vigili a minacciare di farmi un verbale. Anzi, in realtà sono andati dai dj chiedendo loro i documenti e dicendo che li avrebbero multati: a quel punto io sono uscito e chiaramente mi sono assunto la responsabilità”. Un verbale che poi alla fine non è arrivato, probabilmente grazie al buonsenso degli uomini della polizia municipale che non hanno voluto rovinare una serata di festa, peraltro allestita dopo tante tribolazioni proprio grazie allo sforzo economico dei commercianti.

Il pericolo scampato, però, non rende meno amaro l’accaduto agli occhi di Pittelli. L’episodio infatti mette in discussione il concetto stesso su cui si basano i Giovedì di Luglio savonesi: “Chiamarla ‘Notte Bianca’ è una contraddizione in termini – tuona – non finisce certamente a mezzanotte ma semmai inizia a quell’ora. Andrebbe chiamata allora Serata Bianca. Non si può pubblicizzare una cosa fuorviante che fa credere agli esercenti che la notte possa essere operosa: se non può esserlo non devono ‘pompare’ messaggi del genere”.

Va capito, insomma, cosa voglia fare Savona: in altre città durante una “notte bianca” si suona e si festeggia per le strade fino alle 5 del mattino. Mentre i savonesi rischiano di trasformarsi in tante Cenerentola. Lei doveva rincasare a mezzanotte a causa di un incantesimo, i savonesi invece potrebbero essere costretti a farlo dallo “spegnimento” della città.

Anche perché, come dimostra il caso di ieri sera, le conseguenze possono essere salate: se Cenerentola si ritrovò in mezzo una strada, senza più carrozza e cavalli, i locali savonesi rischiano di trovarsi invece con un verbale da pagare. “Peraltro me ne hanno già fatto uno due giorni fa, ben più salato, per lo sconfinamento del dehor – racconta il titolare del Maama Bar – Si sta instaurando un rapporto conflittuale tra i vigili e tutti quelli che fanno un po’ di musica e tengono aperte le proprie porte alle persone che vogliono divertirsi. Se si instaura questo terrore diventa impossibile lavorare”.

 

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