Bergeggi. Sono ricominciate questa mattina le ricerche di Matteo Scaione, il 34enne padre di due figli allontanatosi dalla sua casa di Savigliano due giorni fa e la cui auto è stata ritrovata la notte scorse sulla via Aurelia a Bergeggi, località che aveva annunciato di voler raggiungere nel biglietto fatto ritrovare ai famigliari.
I primi due giorni di ricerche si sono rivelati infruttuosi: nessuna traccia dell’uomo a parte l’auto e quel messaggio sulla propria destinazione. Le squadre di vigili del fuoco, soccorso alpino, protezione civile e capitaneria di porto hanno passato al setaccio sia il litorale che la zona interna di Bergeggi, ma finora senza ritrovare indizi utili a capire la direzione presa dall’uomo. Questa mattina le operazioni proseguono, coordinate dai vigili del fuoco che questa notte sono rimasti in zona con il posto di comando avanzato.
A confermare la presenza di Scaione a Bergeggi la testimonianza di una donna: “L’altra mattina stavo andando a lavorare, erano circa le 5:10 del mattino, e ho notato una persona vicina ad una Chevrolet grigia – ha raccontato una donna che stava transitando sulla via Aurelia – Mi è sembrato strano vedere qualcuno lì a quell’ora, tra l’altro mentre sono passata ho visto che si è avvicinato ad un netturbino che stava operando nel tratto di Aurelia: aveva i capelli scuri ed era vestito con una felpa rossa e calzoncini di colore scuro. Ho provveduto ad informare immediatamente i carabinieri” ha concluso la donna.
La macchina delle ricerche è scattata a seguito della denuncia di scomparsa della famiglia e ha visto coinvolti carabinieri, vigili del fuoco con unità cinofile e anche mezzi della Capitaneria di Porto che ha perlustrato spiagge, litorale e il tratto di mare tra Bergeggi e Vado Ligure: presente anche il nucleo sommozzatori dei pompieri e numerosi sono stati i sorvoli nella zona dell’elicottero Drago.