L'attacco

Savona, EnMarcheLiguria contro Montaldo: “Se Ata è sull’orlo del precipizio è colpa sua”

Spagnoletti: "Nell'ultimo anno situazione ulteriormente compromessa per lo scontro tra assessori, Montaldo incapace di fare sintesi e svelenire il clima"

enmarche liguria

Savona. “Il Coordinamento Regionale di EnMarcheLiguria non condivide né il metodo, né il merito dell’analisi e dei giudizi espressi e, tantomeno il strumentale tentativo dello scaricabarile tendente ad addossare tutte le responsabilità alla precedente amministrazione Berruti – Di Tullio”. Così Bruno Spagnoletti, coordinatore regionale di EnMarcheLiguria, contesta le dichiarazioni dell’assessore savonese Silvano Montaldo in merito alla situazione di Ata, la società partecipata legata alla raccolta rifiuti.

Ieri in commissione l’assessore alle partecipate aveva rivelato che “Ata è sull’orlo del precipizio, ma è già stato avviato il percorso per il cambio di rotta”. Aveva quindi spiegato che “Era di tutta evidenza che nonostante giungessero notizie rassicuranti, la realtà era differente: sebbene la società presentasse un piccolo utile annuale – piccolo, ma sempre utile – tutti gli anni il suo indebitamento cresceva, sia a causa degli investimenti che delle perdite capitalizzate. Un segnale che avrebbe allarmato anche gli studenti del primo corso di ragioneria, ma evidentemente è stato ignorato dalle precedenti gestioni”.

Una ricostruzione che Spagnoletti contesta: “È passato già oltre un anno dall’insediamento della nuova amministrazione Caprioglio e quasi nulla è stato fatto per invertire la tendenza al declino di Ata, compiendo scelte in continuità con un sistema di lottizzazione del CdA sino a prefigurare un evidente conflitto di interessi in capo al nuovo amministratore delegato”.

“Tutti sanno che, nell’ultimo anno, la situazione Ata si è ulteriormente gravemente compromessa – evidenzia l’ex sindacalista – per lo scontro quotidiano tra assessori, ognuno a difesa della direzione tecnica o delle nuove scelte del CdA con evidente nocumento alle scelte di politica industriale, di risanamento finanziario e di investimento a partire dalle relazioni industriali e sindacali e da un costruttivo rapporto con le OO.SS che avrebbe potuto agevolare il processo di risanamento e di crescita e azzerare il clima permanente di sospetti e caccia alle streghe verso i lavoratori. L’anno appena trascorso inoltre ha confermato l’incapacità dell’assessore Montaldo e della giunta Caprioglio a fare sintesi, a svelenire il clima e fare scelte manageriali serie e conseguenti dopo aver alimentato manovre clientelari e vecchio stampo nella selezione del CdA”.

“L’Ata forse poteva essere salvata, e potrebbe ancora essere salvata, se si fossero fatte scelte coraggiose – sostiene Spagnoletti – investendo sul vero buco nero e sulla reale criticità della azienda: le relazioni industriali e la ridefinizione negoziata della organizzazione del lavoro e della prestazione. Non ci potrà mai essere risanamento e crescita di Ata se si persegue il solito ostracismo nei confronti di selettivi investimenti mirati e anteponendo il risanamento dei conti meramente ragioneristico e finanziario alle politiche mirate di crescita”.

Il coordinamento regionale di EnMarcheLiguria richiama “le gravissime responsabilità dell’assessore Montaldo e della Giunta per lo stato comatoso in cui versa l’Ata e non esclude che dietro le non scelte vi sia un disegno premeditato di smantellamento di una delle ultime società pubbliche multiservice di Savona; e avverte, da ultimo con prove alla mano, che il procrastinarsi dell’attuale criticità dell’Ata comporterà, inevitabilmente, il fallimento di altre imprese collegate all’Ata con gravissime ricadute in termini di know how, di indotto di qualità e di occupazione”.

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