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Regione Liguria, approvato un ordine del giorno sull’uso terapeutico della cannabis

A ciascuna Asl sarà affidato il monitoraggio periodico sul numero di pazienti trattati, consumo dei medicinali cannabinoidi e andamento della spesa

Cannabis terapeutica

Regione. E’ stato approvato durante la seduta odierna del consiglio regionale della Liguria l’ordine del giorno numero 215, sull’uso terapeutico della cannabis. Il documento, di cui è primo firmatario Angelo Vaccarezza, è stato sottoscritto dai colleghi Claudio Muzio (Forza Italia), Gianni Pastorino (Rete a Sinistra Liberamente Liguria), Stefania Pucciarelli (Lega Nord), Francesco Battistini ((ete a Sinistra Liberamente Liguria).

I punti chiave del provvedimento: sarà garantita l’erogazione del farmaco a carico del servizio sanitario regionale su base di precise, documentate e appropriate indicazioni mediche; la somministrazione dei medicinali potrà avvenire sia in ambito ospedaliero sia attraverso le farmacie, in accordo con Federfarma, su prescrizione del medico specialista, verificata l’inefficacia delle terapie tradizionali. Previsto anche un accordo con l’Università di Genova finalizzato alla ricerca scientifica sull’efficacia della cannabis nelle patologie neurologiche, infiammatorie croniche, degenerative, autoimmunitarie e al miglioramento della terapia del dolore. A ciascuna Asl sarà affidato il monitoraggio periodico sul numero di pazienti trattati, consumo dei medicinali cannabinoidi e andamento della spesa.

“L’uso terapeutico della cannabis è da sempre tema delicato e controverso – ha dichiarato Vaccarezza – con l’approvazione di questo ordine del giorno abbiamo fatto un piccolo passo avanti nella tutela del malato e nel rispetto di quanti, a causa di patologie gravi, devono affrontare sofferenze fisiche decisamente invalidanti. Oltre alla richiesta alla giunta affinché si attivi per l’erogazione del farmaco a carico del servizio sanitario regionale, sappiamo che è necessario anche gettare le basi per dare agli operatori del settore appropriate indicazioni mediche e creare una rete di formazione”.

Il presidente del gruppo consiliare ha ritenuto necessaria un’iniziativa sul tema proprio perché di grande importanza sociale, ma ancora oggetto di pregiudizi: “Ogni cittadino ha il diritto di non soffrire. Chiediamo alla giunta di attivarsi anche per fare in modo che la somministrazione dei medicinali possa avvenire attraverso un doppio canale di distribuzione, sia territoriale sia in ambito ospedaliero. È inoltre necessario prevedere un’intesa con l’Università di Genova finalizzata alla ricerca scientifica sull’efficacia della cannabis nelle patologie neurologiche, infiammatorie croniche e al trattamento del dolore per i malati terminali”.

“E’ necessario prevedere un accordo con Federfarma, l’associazione che riunisce i titolari di farmacie, per far sì che gli utenti possano usufruire del servizio anche recandosi nelle farmacie, non solo quelle ospedaliere, potendo così accedere alla somministrazione di cure a base di cannabis e di principi attivi cannabinoidi. Contemporaneamente dobbiamo fare in modo che i medici e i farmacisti, e anche i cittadini siano sempre aggiornati sul tema grazie alla campagna informativa che sarà necessario sviluppare”.

Gianni Pastorino aggiunge: “Con questo atto la regione riconosce a ogni cittadino il diritto di ricevere cure a base di principi attivi cannabinoidi. Ci siamo mobilitati moltissimo per trovare convergenze su questo ordine del giorno, che consideriamo in appoggio alla nostra proposta di legge regionale di prossima discussione”.

“Finalmente la politica si libera di questa ambiguità. La cannabis non sarà la panacea per tutti i mali. Ma è una pianta dalle qualità straordinarie dal punto di vista terapeutico, ingiustamente stigmatizzata da pregiudizi e campagne diffamatorie che hanno impedito di percepire appieno le sue virtù e i possibili campi di applicazione clinica. Come consigliere, ora mi impegnerò a fondo per l’approvazione della nostra legge a favore della formazione e dell’informazione sui farmaci cannabinoidi per operatori sanitari, medici e farmacisti, già preannunciata dal provvedimento approvato quest’oggi”.

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