A giudizio

Furto di cellulare ad Altare e fuga in corriera: il giudice non convalida l’arresto, ma il ladro patteggia

Il giovane era entrato in un negozio ed aveva rubato lo smartphone sul bancone

tribunale savona

Altare. E’ stato processato per direttissima questa mattina il ventiquattrenne romeno, Marin Mihaji, che ieri è finito in manette con l’accusa di aver rubato il cellulare della titolare di un negozio di Altare e poi di aver tentato la fuga in autobus.

Il giudice ha deciso di non convalidare l’arresto del romeno tenendo conto del fatto che il giovane fosse incensurato, ma anche della lieve gravità del furto (la proprietaria dello smartphone non ha presentato querela). In accordo con il difensore del romeno e con il pm Massimiliano Bolla, il processo per direttissima è stato comunque celebrato e si è chiuso con un patteggiamento a quattro mesi di reclusione e 150 euro di multa con la sospensione condizionale della pena. Al termine dell’udienza è tornato libero.

L’arresto di Mihaji era scattato nel tardo pomeriggio di ieri: secondo quanto ricostruito dai militari, il giovane era entrato nel negozio probabilmente dopo aver visto il cellulare appoggiato sul bancone (era lì perché in altre zone del locale non prende). Quando la proprietaria si è accorta della sua presenza, il ventiquattrenne, con una scusa, era uscito in tutta fretta. La commerciante però si è accorta subito del furto ed ha chiamato i carabinieri.

Raccolto la testimonianza della vittima e grazie anche alle segnalazioni di alcuni testimoni, i militari avevano poi rintracciato il ragazzo sopra una corriera diretta a Cairo Montenotte. Il 24enne era stato fermato e perquisito e dalle sue tasche era saltato fuori il cellulare rubato, del valore di circa 200 euro.