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Amministrative 2017, Battistini (Rete a Sinistra): “Il nuovo M5S non è amato dalla gente, qualcuno dovrebbe dimettersi”.

"Il Movimento è diventato un partito periferico e perdente, ovunque"

consiglio regionale liguria

Regione. «Il 28 febbraio scorso ho lasciato il Movimento 5 Stelle perché mi trovavo in aperto contrasto con quanto portato avanti, in maniera politicamente indegna, da Alice Salvatore. La presidente del Gruppo regionale ligure ha distrutto quello che per tutti noi era un sogno di cambiamento. Grazie a lei, a Beppe Grillo, al fantomatico staff e a quei parlamentari, come Di Maio e Battelli, che l’hanno appoggiata in ogni sua azione, il Movimento è diventato un partito periferico e perdente, ovunque. Ben lontano dalla forza lanciata al governo del territorio che i vertici, ancora negli ultimi mesi, proclamavano a gran voce”. Lo dichiara il consigliere regionale di Rete a Sinistra – LiberaMente Liguria Francesco Battistini, commentando il risultato del Movimento 5 Stelle alle consultazioni amministrative avvenute nella giornata di domenica.

“Salvatore e i vertici del Movimento hanno distorto ogni regola allo scopo di agevolare i prescelti per soddisfare i capricci del despota. Con il ‘Metodo Genova’ Alice Salvatore si è intestata un sistema a liste bloccate, per far sì che ogni seggio conquistato potesse essere occupato da un uomo di fiducia, devoto oltre ogni libertà di pensiero e di critica: tutto ciò in dispregio a ogni principio fondativo del Movimento che, una volta, si batteva perché i cittadini potessero scegliersi direttamente i propri rappresentanti”, attacca duramente Battistini.

“Ormai è fin troppo chiaro, nel ‘nuovo’ Movimento 5 Stelle gli attivisti hanno una sola scelta: ossequiare le decisioni del Capo supremo – critica il consigliere – A fronte di una linea politica inconsistente e ondivaga, governata esclusivamente dall’algoritmo della ricerca del consenso immediato. Tutto è calato dall’alto e imposto con un ‘fidatevi di me’: atto politico deresponsabilizzante che non chiede e non da spiegazioni”.

“Risultato: questo nuovo Movimento non è amato dalla gente, né dagli attivisti della prima ora, né da tanti sostenitori delusi dalla svolta autoritaria, demagogica e verticistica. In una formazione politica seria e matura, così come in una qualsiasi organizzazione, il mancato raggiungimento degli obiettivi prevede che il responsabile ne paghi le conseguenze. L’unica azione politica dignitosa per i responsabili della disfatta sarebbe quella di dimettersi”, conclude Battistini.