Liguria. “Più fondi, sblocco del turn over, un numero di operatori adeguato alla media europea. Sono solo alcuni dei temi sollevati dai vigili del fuoco liguri, uniti contro una serie di riforme sciagurate che rischiano di dissipare un presidio fondamentale per la nostra regione, a grave rischio incendi e dissesto”. Così Marco De Ferrari, portavoce MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria, sulla vertenza in corso con i vigili del fuoco che hanno lanciato il loro grido di allarme.
“Toti sblocchi la convenzione sugli incendi boschivi e garantisca le competenze perdute con la soppressione del Corpo forestale dello Stato. Riparta dall’ordine del giorno del MoVimento 5 Stelle, approvato a maggioranza nell’autunno 2015, con cui chiedevamo, tra l’altro, alla Giunta di far pressione a livello governativo per ripristinare al più presto il parametro 1 su 1000, ovvero un vigile del fuoco ogni 1000 abitanti, richiesto dall’Europa”.
“A causa di uno scellerato progetto di riordino avallato dal Governo Renzi, ancora oggi in Liguria i vigili del fuoco devono fare i conti con una cronica carenza di organico di un vigile del fuoco ogni 15.000 abitanti, una caserma ogni 300 chilometri quadrati e una scarsità generale di mezzi e risorse”.
“La nostra regione ha delle peculiarità particolari: 100% di comuni a rischio frane e dissesto, aggravato da speculazioni edilizie e assoluta mancanza di prevenzione del patrimonio boschivo, con un indice di mortalità, in caso di frane e alluvioni, tra i primi posti del territorio nazionale (dati ISPRA 2016)”.
“I vigili del fuoco devono essere inseriti nel quadro della protezione civile e non nella produttività del soccorso. Toti ascolti il loro grido d’allarme. In gioco è il patrimonio boschivo e ambientale della nostra fragile regione e la sicurezza stessa dei cittadini”.