Il dubbio

Profughi a Ceriale, Giordano e Nervo: “Il sindaco non conosceva i numeri, ora chiediamo un controllo costante”

I due consiglieri chiedono: "Perché i trasferimenti vengono fatti durante la notte?"

luigi giordano - ceriale

Ceriale. “Abbiamo fatto presente al sindaco nella riunione dei capigruppo di qualche giorno fa il problema dei profughi, oltre 70 e a volte anche un centinaio che vengono portati nottetempo a Peagna, sottolineando il gran numero di profughi rispetto a una popolazione del borgo di 140 abitanti. Il sindaco ha ribadito che non era a conoscenza di questi numeri”. Lo rivelano i consiglieri comunali di Ceriale Piercarlo Nervo e Luigi Giordano.

“Nervo ha proposto, per l’equilibrio e la sicurezza di tutti i cittadini – rivelano – di poter intervenire con le giuste misure che normalmente si richiedono a qualsiasi cittadino che voglia prendere domicilio a Ceriale. Queste misure sono l’idonietà dello stabile, la capacità di una stanza di mantenere un numero di occupanti idoneo, i servizi igienici e soprattutto il riconoscimento degli occupanti”.

“Qualche tempo fa si è avuto anche un caso o forse più, di tubercolosi – ricordano Giordano e Nervo – L’amministrazione deve rendere dignitosa e vivibile la presenza di questi profughi facendo dei veri e propri controlli, come del resto si fa con qualsiasi cittadino che richiede la residenza a Ceriale . Non basta parlare timidamente con le cooperative e gli operatori, vanno fatti controlli e verifiche di chi arriva subordinando il numero alla vera capacità dello stabile”.

“Come mai questi trasferimenti vengono fatti durante la notte? – si chiedono i due consiglieri – e soprattutto riteniamo opportuno un controllo sanitario costante, gli interventi della croce rossa negli ultimi giorni ci lasciano perplessi. Per queste ragioni richiediamo una presenza giornaliera di polizia municipale”.