Albenga. E’ iniziata come una “semplice” ricerca di un catturando e si è conclusa con il sequestro di circa 12 kg di marijuana e 24 mila euro in contanti. E’ la brillante operazione antidroga messa a segno dai carabinieri di Borghetto Santo Spirito, al termine di un’indagine lampo durata meno di due giorni.
L’operazione è nata in realtà da due distinte attività investigative. La prima era la ricerca di Lorenc Collaku, un albanese di 36 anni irregolare in Italia e con molti precedenti, per il quale era stato emesso un ordine di carcerazione: lo straniero deve infatti espiare una pena di 14 mesi per stalking, reati patrimoniali e altri legati a droga e armi, commessi tra il 2011 e il 2016 in un vasto territorio che va da Loano a Imperia. Avendo avuto riscontro del fatto che il ricercato si trovasse nella zona, i carabinieri di Borghetto, comandati dal luogotenente Roberto Milano, hanno iniziato dei servizi di controllo del territorio.
Contemporaneamente i militari hanno iniziato a seguire anche un’altra indagine, quella relativa alla probabile presenza di un grosso quantitativo di droga: ad indicarlo un’insolita affluenza di tossicodipendenti nel comune borghettino. In poco tempo i militari hanno maturato il sospetto che ci fosse un collegamento tra lo stupefacente e la presenza del ricercato albanese ed è scattato il blitz.
L’appostamento dei militari ha consentito di bloccare Collaku all’interno di un magazzino, un capanno attrezzi di proprietà dei genitori dell’uomo (estranei all’attività illecita del figlio). I carabinieri hanno completamente accerchiato il capanno in modo da non consentire al 36enne alcuna possibilità di fuga. Durante la perquisizione i militari hanno ritrovato 12 kg di marijuana e circa 24.000 euro in banconote da 50 e 20 euro, ritenuti frutto dell’attività di spaccio. Lo stupefacente era custodito in due sacchi da 5 kg e uno da 2 kg, all’interno di un borsone; i contanti invece erano in un’altra piccola sacca nello stesso magazzino, coperti da alcuni calcinacci.
Il pusher è stato così arrestato e in attesa dell’interrogatorio di convalida è stato portato nel carcere di Genova Marassi, dove dovrà comunque scontare la pena per i reati per cui è già stato condannato.
Un’operazione, come detto, iniziata e conclusa nel giro di 48 ore. “Questo prova che i carabinieri delle stazioni, compresi quelli di Borghetto, sono molto attenti a quanto accade sul territorio – è il commento del comandante della compagnia carabinieri di Albenga, il maggiore Francesco Bianco – e che la profonda conoscenza delle dinamiche locali permette loro di rilevare in breve tempo anomalie come questa. Mi congratulo con loro per la brillante operazione”.